Si è tenuta nei giorni scorsi presso “Parentesi letteraria” edizioni Kalòs di Palermo un’interessante conversazione avente per tema principale un protagonista della Palermo dei primi del Novecento, Enrico Ragusa.
Come interlocutori il dottor Emilio Arcuri, pronipote di Enrico Ragusa e la professoressa Rita Calabrese che ha tradotto il libro di Constanze Neumann Il cielo sopra Palermo.
Scopriamo di più sulla storia dell’imprenditore palermitano, narrata in due libri.
Chi era Enrico Ragusa: una conversazione letteraria
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Quest’ultimo è opera di Fiory Gasparinetti, anch’essa discendente di Enrico Ragusa che ha scritto un libro di interesse sull’Albergo fondato dal suo antenato.
I due libri si possono incrociare in quanto ambedue fanno riferimento ad una figura particolare, quale fu quella di Enrico Ragusa (Palermo,1849-1924), che non fu solo un albergatore. Proveniva da una famiglia il cui padre, Salvatore Ragusa, giungeva da Genova e aveva lavorato per un certo periodo in una struttura alberghiera e essendo perspicace, abile ed industrioso, intuì come fosse quello il momento propizio per espandere in Sicilia l’industria alberghiera.
Vi era all’epoca un forte movimento turistico specie nell’Isola che suscitava una forte fascinazione, legata al fatto che in Sicilia si erano impiantati molte famiglia straniere tra cui imprenditori di rilievo come i Daneu, gli Arhens, gli Ingham, i Whithaker.
Una fioritura e un fermento di attività commerciali e imprenditoriali dava lustro alla Sicilia rendendola attrattiva, inoltre si effettuavano conseguentemente maggiori trasferimenti di persone e merci che venivano in Sicilia a mezzo della flotta dei Florio.
Enrico Ragusa ne “L’albergo delle farfalle”
Enrico Ragusa coglie pertanto nel segno e intraprende dapprima un’attività con l’Hotel Trinacria, risistemandolo rispetto allo stato in cui versava, mettendo a frutto le sue competenze a favore di colui che gli aveva messo a disposizione l’immobile e che aveva intravisto il futuro successo dell’iniziativa.
Un albergo, “Il Trinacria”, che aveva poi una caratteristica che lo rendeva unico per la Sicilia, utilizzando il primo ascensore.
Ragusa era stato a Berlino per studiare Scienze alberghiere, per un periodo di sei sette anni, ritornando con in possesso un bagaglio di competenze notevoli nel settore e dalla Germania era tornato anche arricchito dalla conoscenza di quattro lingue, tedesco francese, inglese e il russo.
Con i cospicui guadagni realizzati con l’Hotel Trinacria, comprò dagli Ingham la loro elegante e spaziosa dimora che diverrà sede dell’Hotel et des Palmes.
Le palme, di cui alla dicitura dell’albergo, probabilmente attenevano al limitrofo adiacente vasto giardino tropicale di pertinenza. Ed è questo un importante particolare in quanto dalla Germania il giovane Ragusa aveva portato con sé, una grande passione naturalistica diretta in particolare a conservare e collezionare insetti e coleotteri. Una passione per la natura che si esprimerà anche ad Agrigento con l’acquisto di Villa Genuardi, divenuta anch’essa albergo con un grande parco contiguo.
La gran parte dei turisti che arrivavano in città, erano stranieri in un centro dove convivevano al contempo una grande ricchezza e una grande povertà.
Citando il principe di Lampedusa, era come vi fossero a Palermo duecento persone che si incontravano per ricordarsi di esistere, un élite, un mondo, chiuso in sé stesso.
E l’“Albergo delle Palme”, in certo qual modo rispecchiava queste condizioni, riflettendo la società dell’epoca. Ragusa con la padronanza di ben quattro lingue, ed essendo molto generoso, regalava agli ospiti mazzi di rose, palesandosi tutt’altro che un parco genovese quali erano le origini familiari.
Iniziata questa sua proficua attività di albergatore, Ragusa coltivava contatti con parecchia gente tra cui personaggi famosi che venivano a Palermo come Richard Wagner con cui ebbe un rapporto molto tormentato, Ma altri personaggi di rilievo scesero alle “Palme” e Ragusa divenne amico personale di personaggi illustri quali lo scrittore Guy de Maupassant e il celebre pittore francese Pierre-Auguste Renoir.
Quella di Enrico Ragusa è la storia di un imprenditore di rilievo ed insieme sui generis in quanto vincolato a un settore che non è direttamente legato all’industria quale quello alberghiero e anche perché è un imprenditore autoctono a differenza dei tanti provenienti dall’estero che in quel periodo si affermarono in terra di Sicilia.
Enrico Ragusa nel libro di Constanze Neumann
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Al libro L’albergo delle farfalle di Flory Gasparinetti, testo rigorosissimo da un punto di vista storico, si affianca e si intreccia nella tematica e nei personaggi, il libro di Constanze Neumann, Il cielo sopra Palermo, tradotto da Rita Calabrese.
Neumann tratta alcuni degli stessi temi, ma da un punto di vista diverso quale è stato il soggiorno di Wagner a Palermo. Quello che è originale in questo libro è la prospettiva particolare e originale al contempo, in quanto la narrazione è fatta in prima persona dalla figlia di Wagner.
Il soggiorno di Wagner a Palermo inizia dal 1881 dove Enrico Ragusa è presente sin dal ingresso in Albergo al momento del ricevimento. Lo si descrive fisicamente e per i suoi modi nonché per la padronanza della lingua tedesca per poi descrivere la bellezza del giardino dell’albergo ricco di piante e fiori di diversa specie.
Si racconta delle bellezze del paesaggio in Sicilia, un paese senza inverno, nonché delle escursioni con Ragusa sulle Madonie e sull’Etna e della sua passione per l’entomologia e delle sue pubblicazioni su riviste specializzate che mettono in rilievo la sua acclarata fama e sapienza nel settore.
Nel libro si parla delle stravaganze, aspetti a dir poco anticonvenzionali di Wagner che pretendeva di non pagare, dovendosi l’Albergo essere onorato della sua presenza, nonché del fatto che suonasse anche di notte arrecando chiaramente disturbo agli altri ospiti.
Sotto il cielo di una Palermo di fine Ottocento si ebbe l’arrivo del Maestro che proprio qui diede vita al suo ultimo capolavoro, il Parsifal.
Enrico Ragusa, dopo aver continuato a dirigere l’Hotel et des Palme per alcuni anni, entrato in rotta di collisione con i nuovi proprietari dello stabile, passò poi a dirigere l’Hotel Excelsior di Piazza Mordini, ritirandosi poi a vita privata andando a vivere a casa di parenti, occupandosi delle sue collezioni e della rivista di studi entomologici.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Conversazione letteraria su Enrico Ragusa: l’imprenditore e il legame con Palermo
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