Il Coronavirus e il panico che ha scatenato occupano qualsiasi giornale e qualsiasi piattaforma web. La malattia provocata, COVID-19, sembra un evento inatteso, che ci coglie completamente impreparati.
Se invece così non fosse? Esistono due libri che raccontano storie con talmente tanti punti in comune con l’attuale epidemia da sembrare predizioni o profezie. Uno di questi sta per arrivare in libreria anche in italiano.
Un pericoloso virus realizzato a Wuhan nel libro di Dean Koontz
Nell’edizione del 1989, The Eyes of Darkness dell’autore americano Dean Koontz presenta alcune analogie con quanto sta accadendo recentemente.
Il romanzo parla delle ricerche di una madre in lutto per la scomparsa del figlio. Il ragazzo è morto davvero incidentalmente oppure ha contratto il pericolosissimo virus Wuhan-400, creato nei laboratori biologici dei dintorni?
La scelta di ambientare il romanzo a Wuhan, in un laboratorio a soli 32 km dal punto da cui è partita la malattia reale, può sembrare davvero sorprendente, così come sorprendente è la descrizione del virus: concepito come arma letale perfetta, Wuhan-400 sviluppa i sintomi influenzali e uccide in poco tempo chi lo contrae. Ecco il brano del libro in lingua originale che lo descrive:
Non tremate: le principali differenze con la situazione attuale riguardano proprio il grado di letalità del virus. Se il virus Wuhan-400 raccontato nel libro è un’arma altamente letale creata appositamente per invadere nuovi territori, il Coronavirus che conosciamo ha un tasso di mortalità di molto inferiore (continua a sfiorare il 2%).
The Eyes of Darkness: arriva in italiano
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Dal 13 marzo 2020, The Eyes of Darkness sarà disponibile anche al pubblico italiano. Pubblicato da Fanucci Editore, il romanzo di Dean Koontz avrà il titolo Abisso - Coronavirus: il romanzo della profezia.
Dal virus russo al virus creato a Wuhan - Interessante anche la storia del libro da cui è tradotto. The Eyes of Darkness, infatti, nella versione originale (1981) ha un’ambientazione totalmente diversa: anziché a Wuhan, il misterioso e pericolosissimo laboratorio si trova a Gorki, in Russia, ed è da questo luogo che prende nome anche il virus, Gorki-400.
Non si sa se la decisione di modificarne la trama nel 1989 sia stata presa dall’editore o dall’autore del romanzo, ma la scelta ha una motivazione ben individuabile. Nel 1989 l’URSS si sta ormai disgregando e sta perdendo il suo ruolo egemone come leader del comunismo mondiale, passando il testimone proprio alla Cina.
Perché spostare l’ambientazione proprio a Wuhan? Perché è base nota per le ricerche biologiche, batteriologiche e virologiche.
La profezia dell’epidemia dell’inverno 2020 nel libro della sensitiva Sylvia Browne
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Anche il più recente libro End of Days (dal sottotitolo: Predictions and Prophecies about the End of the World), scritto dalla sensitiva Sylvia Browne e Linsday Harrison, edito in Italia col titolo Profezie (Mondadori, 2012), contiene, tra le tante, un’apparente predizione del Coronavirus, inquietante e rassicurante allo stesso tempo.
Sylvia Browne scrive che, proprio nell’inverno 2020, “diventerà prassi indossare in pubblico mascherine chirurgiche e guanti”, a causa di una potentissima malattia, del tutto simile all’influenza, che attacca bronchi e polmoni e resiste a qualsiasi terapia nota. Ecco il brano del libro in lingua originale che lo descrive:
Cosa c’è di rassicurante in tutto questo? Che il virus, secondo l’autrice, scomparirà, così com’è venuto, dopo “un inverno di panico assoluto”, per ricomparire dopo una decina d’anni e sparire poi definitivamente.
Dopo aver esposto una carrellata di analogie tanto evidenti, è essenziale chiudere con un breve appunto: gli scrittori immaginano nei loro libri realtà possibili, è dunque possibile che qualche storia diventi reale semplicemente perché plausibile.
Lo stesso accadde per il Titanic, la cui tragedia pare angosciosamente anticipata dal volume Futility or the Wreck of Titan (1898). A noi la scelta di scrollare le spalle, farci influenzare o trovarvi un appiglio.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Covid-19: i libri che predissero la pandemia
Why do u think he used the Number 400?
GIA’ NEL 1976 A FILADELFIA SCOPPIO UNA EPIDEMIA NEI PRESSI DI UNA BASE AMERICANA.SI TRATTAVA DI UNA FORMA DI POLMONITE SCONOSCIUTA.SUCCESSIVAMENTE,NEL 1981,SEMPRE NEI PRESSI DI UNA BASE AMERICANA,IN SPAGNA,SCOPPIO UN’ALTRA EPIDEMIA,CAUSATA DA UN VIRUS MISTERIOSO DI POLMONITE.LA NOTIZIA E’ STATA A SUO TEMPO RIPORTATA DALL’AGENZIA FRANCE PRESS.L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ ESPRESSE IL DUBBIO CHE TRATTAVASI DI UN VIRUS SFUGGITO DAI LABORATORI DOVE SI PRODUCONO PER LA GUERRA BIOLOGICA.