Côte d’Azur
- Autore: Mary S. Lovell
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2021
Nel libro Côte d’Azur. 1920-1960: gli anni d’oro della High Society internazionale (Neri Pozza 2021, titolo originale The Riviera Set, traduzione di Maddalena Togliani), l’autrice Mary S. Lovell racconta la straordinaria storia del leggendario Château de l’Horizon, gioiello della Costa Azzurra e calamita per il pre-jetset.
Mary S. Lovell è una bravissima biografa e ha viziato il lettore avido di storie leggendarie con la descrizione della vita dell’aviatrice Beryl Markham, la prima persona a volare da sola dalla Gran Bretagna al Nord America senza scalo attraverso l’Atlantico, e con l’esaltante narrazione delle mitiche, moderne, bizzarre esistenze delle sorelle Mitford, le sei irrequiete figlie di David Freeman Mitford, barone Redesdale.
Adesso per l’autrice è la volta di raccontare una storia particolare, non di una persona ma di una dimora, dalla sua costruzione al 1960. Stiamo parlando dello château de l’Horizon, villa modernista costruita nel 1932 dall’architetto americano Barry Dierks per l’attrice Maxine Elliott situata nella Riviera francese sulle rive del Golfe-Juan a Vallauris. Un edificio dalle proporzioni eleganti, una deliziosa villa bianca in stile art déco, una sorta di parco giochi per ricchi, famosi, belli e dannati e teste coronate.
La mente che concepì questa dimora fu quella dell’americana Maxine Elliott, attrice, personalità mondana, ottima e lungimirante investitrice. Nel 1930 Maxine acquistò un terreno sul mare tra Cannes e Juan-les-Pins, costituito da una striscia sottile di rocce con un piccolo promontorio. Possiamo solo lontanamente immaginare come potesse essere allora questo luogo, di una bellezza selvaggia e incontaminata. Un terreno meno costoso di molti altri edificabili in quella splendida zona, perché non possedeva una spiaggia di sabbia. A prima vista non sembrava neppure prestarsi alla costruzione di una villa ampia, perché era delimitato dai due assi paralleli della strada principale tra Cannes e Antibes e della linea ferroviaria tra Marsiglia e Nizza. Eppure, tra il 1930 e il 1932, su quel terreno apparentemente ostile fu costruita una dimora eccezionale, dopo che la dinamite ebbe spianato le rocce per offrire una base piatta alle fondamenta e fu creato un avvallamento destinato a ospitare la piscina. Era lo château de l’Horizon. Disegnato da un giovane americano, Barry Dierks, che sarebbe diventato uno degli architetti più famosi sulla Riviera francese.
Durante i tre decenni successivi quel palazzo avrebbe rappresentato il santuario di uno stile di vita sensuale, lussuoso, perfino peccaminoso. Basti pensare che un’ospite riempì una vasca da bagno con decine di bottiglie di champagne ghiacciato per rinfrescarsi i piedi doloranti dopo una serata danzante a Cannes. Incredibile, ma vero. Del resto, a partire dal 1926 la Costa Azzurra divenne una destinazione per le vacanze estive dei newyorkesi Gerald e Sara Murphy, che ispirarono i personaggi di Dick e Nicole Diver in Tenera è la notte di Francis Scott Fitzgerald. Nacque tutto da lì, i Murphy attirarono un gruppo variegato di pittori, scrittori e altri artisti, tra i quali Pablo Picasso, Paul Robeson, Cole Porter, Dorothy Parker, Jean Cocteau e Scott e Zelda Fitzgerald. Attorno al circolo dei Murphy gravitavano altri personaggi, come Maxine Elliott, introdotta dalla sua amica Elsa Maxwell. Questo gruppo ebbe il privilegio di monopolizzare spiagge prive di turisti e la Côte d’Azur diventò un perenne rifugio per gli individui più ricchi del pianeta, un luogo dove ogni capriccio o eccentricità erano tollerati. Non solo belli e dannati: fu in Riviera che Churchill trovò rifugio per riprendersi dalle delusioni del forzato esilio dalla politica britannica.
L’autrice ancora una volta si dimostra bravissima biografa, questa volta di un luogo mitico, descrivendo i migliori anni della Costa Azzurra, tra scandali, passioni, feste pazze e pettegolezzi a volontà, in un arco temporale che va dai “ruggenti” anni Venti fino agli anni Sessanta.
“La mia prima impressione non fu molto positiva. Era vestita nel modo giusto, con gli abiti estivi informali che ci si aspetta di vedere nel Sud della Francia in una giornata calda. Calzoncini giallo primula, una camicetta bianca; stava bene. Ma il suo viso mi deluse. Non era truccata. La sua pelle era giallognola, e i capelli erano stati tinti di nero per un film. Non riuscivo a credere che fosse la splendida Rita Hayworth che avevo visto sullo schermo. Molte ragazze in spiaggia erano ben più graziose di lei. Ma quando mi si avvicinò mi fece un sorriso spettacolare. Non riuscii a capire se era autentico o falso”.
COTE D’AZUR
Amazon.it: 13,77 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Côte d’Azur
Lascia il tuo commento