Cronache di Avonlea
- Autore: Lucy Maud Montgomery
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Gallucci
- Anno di pubblicazione: 2022
Gallucci pubblica una nuova edizione di Cronache di Avonlea (2022, titolo originale Chronicles of Avonlea, traduzione di Angela Ricci) di Lucy Maud Montgomery (Clifton, 30 novembre 1874 – Toronto, 24 aprile 1942), pubblicato per la prima volta nel 1912. Il libro, primo di due volumi, è collaterale alla saga di Anna dai capelli rossi e comprende dodici racconti ambientati ad Avonlea e dintorni, in cui Anna compare come personaggio secondario o viene nominata.
Sbrigati, Ludovic!
“Un sabato sera Anna Shirley era rannicchiata sul davanzale imbottito del salotto di Theodora Dix e contemplava in lontananza, con aria sognante, un luminoso paesaggio stellato oltre le colline bagnate dal tramonto”.
Anna era ospite per quindici giorni a Echo Lodge, dove il signore e la signora Irving stavano trascorrendo le vacanze estive, ma spesso le capitava di andare alla vecchia casa dei Dix per intrattenersi un po’ con Theodora. Quella sera avevano già fatto la loro chiacchierata e ora Anna si dedicava con grande piacere alla costruzione di castelli in aria. La giovane aveva appoggiato alla cornice della finestra il capo armonioso, sormontato dai capelli rosso scuro racchiusi in una treccia. I suoi occhi grigi assomigliavano a due pozze d’acqua scintillanti sotto il chiaro di luna. Era stato a quel punto che aveva visto Ludovic Speed imboccare il vialetto. Ludovic era venuto a fare la corte a Theodora e tutti ne erano al corrente. Erano quindici anni che Ludovic corteggiava Miss Theodora, ma al contrario del suo cognome il tentennante uomo non riusciva a prendere una decisione. Fortunatamente per Ludovic e Theodora la sveglia Anna aveva trovato la giusta idea per far capitolare il lento Mr. Speed.
La figlia del vecchio Shaw
"Dopodomani, dopodomani" disse il vecchio Shaw strofinando allegro le mani lunghe e affusolate. "Devo ripeterlo in continuazione, altrimenti non ci credo. Riavere qui Fiorellino mi sembra troppo bello”.
Mr Shaw, vedovo da tanto tempo, era molto contento perché stava per rivedere sua figlia Sara dopo tre anni di lontananza per motivi di studio. Tutto era pronto a parte qualcosina da cucinare. E che sorpresa sarebbe stata per lei il frutteto che aveva sempre desiderato! L’anziano desiderava mostrarle subito gli alberi da frutto, senza dirle prima una parola. In verità, la gente di White Sands non aveva un’opinione elevatissima del vecchio Shaw. Prima di tutto dicevano che era “un inetto” e aveva lasciato andare in rovina la sua fattoria mentre perdeva tempo con fiori e insetti, o vagava senza meta nei boschi, o leggeva libri sulla spiaggia. Forse era vero, ma la vecchia fattoria gli dava comunque da vivere, e il vecchio non aveva ambizioni più grandi di questa. Non gli era rimasto altro da fare se non contare le ore che mancavano a quel bellissimo e attesissimo dopodomani.
Tre anni dopo la pubblicazione di Anne di Avonlea (1909), Montgomery aveva deciso di arrendersi alle pressioni del suo editore riunendo dodici racconti in cui nel frontespizio della prima edizione delle Chronicles of Avonlea vi è scritto:
“Nelle quali Anne Shirley di Tetti Verdi e di Avonlea interpreta qualche parte, e ha a che fare con altri personaggi e avvenimenti”.
Solo in uno dei racconti (Sbrigati, Ludovic) Anna appare come personaggio non protagonista e fa una piccola comparsa ne Il Corteggiamento di Prissy Strong. Negli altri, oltre ad Anna vengono citati persone, luoghi e avvenimenti dei due libri precedenti.
È sempre un grande piacere leggere la bella e particolare prosa della prolifica autrice, come ritornare in un luogo conosciuto e ammirato, che ogni volta mostra qualcosa di nuovo. Anche in Cronache di Avonlea le storie raccontate emozionano suscitando spesso un sorriso.
La scrittrice, pur avendo curato con attenzione il libro, lo considerava un “riempitivo” aspettando di scrivere Il baule dei sogni. Inoltre Montgomery non era rimasta soddisfatta dal titolo proposto dall’editore, ritenendolo inadatto per via dei pochi racconti presenti.
“Il viale era un luogo incantevole, un lungo colonnato d’alberi al chiaro di luna, sotto ai quali non era difficile immaginare seducenti ninfe dei boschi danzare festose. La luce della luna penetrava oltre i rami ricurvi creando un mosaico di ombre nette e chiarore argenteo, nel quale avanzavano i due scontrosi innamorati”.
Cronache di avonlea
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