Crossed. La fuga
- Autore: Ally Condie
- Genere: Fantascienza
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2012
Al giorno d’oggi, ogni romanzo di successo ha quantomeno una seconda e una terza parte. Le trilogie (che spesso diventano quadrilogie e vanno anche oltre) sono la regola, e non poteva certo fare eccezione una storia come “Matched. La scelta”. Era auspicabile, trattandosi di un libro appassionante e per niente vuoto, ed era prevedibile a causa del finale lasciato volutamente aperto.
Avevamo lasciato Cassia ancora inserita nella Società, ma alla disperata ricerca di Ky, esiliato nelle Province Esterne. La seconda parte della trilogia porta avanti la loro storia, ma stavolta l’azione è ancor più messa da parte in favore di una dimensione molto più intimistica e di una grande attenzione ai sentimenti, non solo a quelli fra Cassia e Ky, ma piuttosto in senso lato, verso gli amici, le conoscenze occasionali e perfino verso l’Insorgenza e la stessa Società da cui si fugge.
Ky, l’Aberrazione, è tornato nelle Province Esterne, ma non soffre se non per la lontananza di Cassia: quello è il suo mondo, il mondo in cui è cresciuto, meno “comodo” e ordinato di quello voluto dalla Società, ma più vero, più vivibile. La missione alla quale le Aberrazioni sono assegnate è però una missione crudele e suicida: in realtà quello che si vuole da loro è che popolino i paesi delle Province Esterne per fare da bersaglio al Nemico e distoglierlo da altri obiettivi. Ky, assieme all’amico Vick e al giovane Eli, scappa nell’Intaglio, una sorta di canyon nel quale la Società non può arrivare tanto facilmente. Cassia, decisa a ritrovare Ky e a raggiungere l’Insorgenza, segue il loro cammino insieme alla compagna Indie. Nell’Intaglio Ky e Cassia riescono a riunirsi, qualcuno va incontro al proprio destino, qualcun altro si unisce a sorpresa, e una strana scoperta apre mille altre domande sulla Società e sulle sue oscure macchinazioni. Di pari passo con la fuga, procede la crescita interna di Cassia: scoprirà che anche l’amicizia più forte comporta lati oscuri e crisi di fiducia, e che anche l’amore più grande può deludere e separare proprio rispetto a quello che dovrebbe essere il fondamento della propria concezione di vita. Malgrado questo, Cassia, Ky e Indie rimangono fedeli a sé stessi e portano avanti la loro fuga, questo lungo passaggio verso la rinascita. Durante tutto il tempo che i ragazzi trascorrono nell’Intaglio la Società sembra inerte, come se li avesse addirittura dimenticati: viene percepita come un’entità superiore che fa sentire la propria cappa opprimente, ma quasi senza manifestazioni esterne, come se fosse un fantasma che è entrato sotto la loro pelle e nelle loro vite, e del quale non riescono a liberarsi, perché sanno che da un momento all’altro si sveglierà per togliere loro la libertà e forse anche la loro stessa vita.
Esattamente come il primo volume, anche questo “Crossed. La fuga” (Fazi, 2012) ci propone una distopia forse un poco troppo “ingentilita” perché diretta a un pubblico giovanile, ma ugualmente validissima. Una visione del futuro che non ha bisogno di inventare magie, mostri o creature ultraterrene per far sognare e riflettere sulla nostra situazione attuale e sui nostri sentimenti verso noi stessi e verso chi ci circonda, ma ci mette in guardia da una visione assolutistica della vita proponendoci storie e situazioni assolutamente verosimili. La conclusione di questo secondo capitolo è ancora più brusca e aperta di quella del primo: un terzo libro è già uscito, con il titolo di “Reached – L’arrivo”.
Crossed. La fuga
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