Crune d’aghi per cammelli
- Autore: Maria Silvia Avanzato
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2013
Edgarda Solfanelli, professione scrittrice, anzi aspirante, la cui unica pubblicazione dal titolo innominabile è dovuta alle richieste del suo agente Er Crotalo, è perennemente alla ricerca della storia perfetta da inviare a un editore famoso che le permetterà di affermarsi agli occhi di un pubblico numeroso. Ma la strada da percorrere è lunga, tortuosa, fatta di insidie quotidiane che, a volte, paiono insormontabili. Per sbarcare il lunario Edgarda, intanto, a giorni alterni, confeziona pupazzi dei Simpson e fa la segretaria di un avvocato. Nel frattempo frequenta gli ambienti più diversi, dalle feste alle presentazioni dei libri e, tramite Facebook, cerca di scrutare nel personale di chi potrebbe aiutarla. Anche lei ha un proprio profilo sul social network: Edgarda Solfanelli, scrittrice con addirittura (o meglio, soltanto) sei fan della sua pagina. Il primo passo verso una luminosa carriera è quello di contattare un famoso editore. Un giorno, qualcuno le fa “una soffiata” utilissima: la donna dell’editore è un’estetista di Ravenna ed Edgarda, animata da spirito combattivo, si reca da Bologna, ove risiede, proprio in quel salone di bellezza per parlare con la persona che potrebbe intercedere per lei alla presenza dell’editore.
Nelle pagine del romanzo di Silvia Avanzato, giovane scrittrice anche lei bolognese come la protagonista, c’è un’interminabile serie di battute dai tratti ironici, comici, assolutamente singolari. Quando, per esempio, Edgarda si presenta all’istituto di bellezza per la manicure, questo è ciò che pensa:
“E’ stata una pazzia … Io non ho le unghie. Le mangio tutte fino all’osso da quando avevo cinque anni. Ormai la pelle dei polpastrelli ha inglobato l’avanzo delle mie unghie, ho le mani di un falegname…“.
L’incontro con la compagna dell’editore non si rivela infruttuoso ma pone Edgarda davanti a nuovi ostacoli. Sarà in grado di scrivere storie d’amore, come le viene richiesto?
“Ecco, amore. E’ di questo che devo scrivere. Dialoghi snervanti tra personaggi privi di polso. Promesse vane, abbracci plastici, midolli assenti, frasi gorgheggiate con pathos disumano”.
Non è facile per una che si racconta così:
“Io che ho barattato l’anima per comparire sulle copertine e vivo di relazioni che durano il tempo di una sigaretta, io che quando la mamma di Bambi viene uccisa ghigno e godo sadicamente inneggiando – Cacciatore! -“.
Attraverso le più svariate esperienze, avventure e disavventure, Edgarda cerca la sua strada, difficile, perché come le dice una sua amica quello
“non è solo un lavoro ma una cruna d’aghi per cammelli, vista da familiari e amici come un capriccio, una velleità idiota”.
Ma queste parole sincere non demotivano Edgarda perché:
”L’unica cosa che conta nell’ambiente di chi scrive è farti degli amici che passino per la cruna con te, e che ti spediscano a calci nel sedere dicendoti che sai scrivere e un giorno il mondo sarà d’accordo con te.”
Pubblicato da Fazi nel 2013, Crune d’aghi per cammelli è un romanzo dedicato a tutti coloro che si sentono un po’ scrittori.
Questo libro non vuol essere una negativa descrizione dell’ambiente dell’editoria attuale ma è vero che è difficile farsi strada tra i tanti aspiranti scrittori. Quel che si respira nella storia è il senso d’incertezza per il futuro, una sensazione che prova chi non ha un impiego fisso e sicuro ma che ha scelto di percorrere, in altro modo, la propria strada perché è quella che si accorda alle propria personalità. Il libro, diviso in brevi ma numerosi capitoli, mostra uno stile corretto, fluido e anche spassoso. Un romanzo ben scritto che, dietro l’immancabile vena umoristica, sa far riflettere. Dopo una storia così singolare, cosa ci riserberà Maria Silvia Avanzato?
Crune d’aghi per cammelli (Le meraviglie)
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