Cuore di lupo di Becky Sharp

Becky Sharp, dopo aver pubblicato la serie con protagonista la detective improvvisata Penelope Poirot, torna in libreria con Cuore di lupo (Mondadori, 2021), un giallo dalle atmosfere torbide, ma ricco di fascino.
Chi è il “cuore di lupo”? È forse il cuore dell’uomo selvatico, leggenda che imperversa nel piccolo paesino di montagna Torvez? Di che cosa si tratta?

“L’Uomo Selvatico era una figura mitica conosciuta in tutto l’arco alpino. Si trattava di un essere grande e grosso ricoperto di peli o di erba, veniva raffigurato in molti modi. Viveva isolato, lontano dalle comunità umane e fuggiva qualsiasi contatto. Gli si attribuiva la facoltà di parlare con le bestie. In alcune zone si diceva che avesse insegnato agli uomini le basi dell’arte casearia. Insomma, si tratta di una specie di divinità folclorica, benevola e saggia. […] Da queste parti la leggenda ha una variante macabra. Si racconta che il Selvatico uccidesse chi lo andava a disturbare: faceva a pezzi le persone e ne inchiodava le varie parti agli alberi e alle porte. Le mani soprattutto. I vecchi andavano predicando che tra i boschi tra le montagne sopra la malga si potevano ancora trovare i resti della sua casa.”

È forse l’Uomo Selvatico che ha ucciso senza pietà la madre della giovane Gerda che si rifugia a casa di Ophelie in cerca di protezione, appena ritrovato il suo cadavere smembrato? Ma queste sono solo leggende… Però a Torvez regna un clima strano. Un luogo:

“Abitato da quattro morti viventi che , se lo sentiva, la osservavano da dietro le persiane socchiuse come un fenomeno da baraccone."

Perché Pierre, marito di Ophelie, ha deciso, allora, di tornare in quei luoghi, tanto lontani dalla sua immagine di stimato professore universitario? Cosa nascondono i suoi amici, una confraternita di persone che paiono aver tutti qualcosa da nascondere? E perché Pierre non ha mai parlato con lei dei suoi genitori? Ophelie inizia, così, una sua personale indagine, al limite del pericolo.

Un giallo ricco di fascino e di atmosfera. Il mistero regna incontrastato e l’autrice è particolarmente abile nel rendere la suspense che percorre l’intero romanzo. Nulla è come appare, e tutti paiono nascondere oscuri segreti. Una trama ben congegnata, unita a una prosa precisa e lineare, rendono la lettura di questo romanzo di genere molto avvincente. Consigliato a tutti, ma soprattutto agli amanti del giallo, e a quelli che si interessano di leggende ataviche, lontane nel tempo.