Da dove viene il vento
- Autore: Mariolina Venezia
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2011
Dopo il successo dei suoi precedenti romanzi, Mariolina Venezia si pone in Da dove viene il vento un obiettivo più alto: mettere insieme quattro storie distanti nel tempo e nello spazio che poi, in qualche modo, ricompongano un quadro unitario che sveli/riveli una verità nascosta. Il libro presenta dunque un’architettura compositiva complessa e articolata, dove i vari pezzi del puzzle vanno ad incastrarsi per raccontare sentimenti, dolori, perdite, abbandoni.
Dora e Salvatore occupano lo spazio più grande della narrazione: vivono ambedue a Padova e si ritrovano dopo molti anni trascorsi dalla loro intensa relazione giovanile. Lui era uno studente di sinistra brillante e carismatico, lei una studentessa diligente e impegnata e negli anni settanta, ambedue provenienti dal Sud. Si erano innamorati, poi Salvatore era scomparso e Dora si era rifatta una vita a Montpellier, dove aveva concluso gli studi rimanendo nell’ambito universitario. Ora, da professoressa, Dora torna a Padova, dove incontra per caso Salvatore, sposato con Barbara, la ricca ereditiera di una dinastia di industriali del Nord Est, e padre di due bambini. In realtà Salvatore gioca in borsa e perde, stornando dall’azienda di famiglia, all’insaputa del suocero, sempre più cospicue somme che stanno per gettarlo nelle mani di feroci usurai. L’unica salvezza gli appare Dora, miracolosamente ritrovata, con la quale riprende una relazione intensa, convulsa, che la donna sembra ricambiare, ritrovando nel corpo dell’uomo mai dimenticato un desiderio prepotente e totalizzante.
La storia dei due amanti clandestini si intreccia con quella di Idir, un ragazzo magrebino, che sogna la terra promessa in Europa e finisce naufrago a Lampedusa, salvato in extremis e avviato nel circuito infernale dei raccoglitori di pomodori in Puglia.
Ma non basta: Mariolina Venezia introduce la solitudine di un cosmonauta russo che, alla vigilia della dissoluzione dell’Unione Sovietica, viene lasciato in orbita intorno alla terra perché mancano i mezzi economici per farlo rientrare e rischia di impazzire sperduto nell’infinita solitudine dell’universo; e ancora il viaggio delle caravelle di Cristoforo Colombo verso le Indie, in mezzo alla bonaccia, alle tempeste, alla ciurma affamata e pronta all’ammutinamento, mentre ancora non si sa se attende l’Ammiraglio una morte quasi certa o forse la possibilità di mutare radicalmente la storia dell’umanità.
Il libro si perde negli infiniti fili di luoghi, tempi, personaggi, sentimenti che il lettore segue con crescente partecipazione e angoscia: non ci sono destini felici, si pagano prezzi altissimi, la vita non fa sconti e il passato ritorna come una maledizione a chiedere ragione dei dissennati comportamenti dei diversi attori del dramma che si è consumato o si sta consumando… Il giovane polacco Tolek, la studentessa Romina, la sposina Trarit sono personaggi di contorno che soccombono, quasi che non ci fosse possibilità di riscatto o di salvezza in una società che sembra civile ed evoluta, ma dove sopraffazione, guerra, degrado, violenza, schiavitù, solitudine, sconfitta sono le parole chiave con le quali è necessario confrontarsi continuamente.
La scrittura di Mariolina Venezia è efficace, capace di descrivere il trauma dei tempi osceni che viviamo, come pure la poesia di tradizioni e riti di terre lontane o il disperdersi nell’immensità di un oceano sconosciuto e sconfinato, sia esso l’Atlantico di Colombo o quello dello spazio siderale.
Da dove viene il vento. Il nostro viaggio nel cuore della notte
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