Da dove la vita è perfetta di Silvia Avallone

Da dove la vita è perfetta di Silvia Avallone (Rizzoli, 2017) è un libro che racconta con crudezza desideri e sconfitte.

Il romanzo è ambientato in un quartiere distante dal centro della città, ma abbastanza vicino per vivere di vita propria; un microcosmo isolato che però, a volte, diviene il centro dell’universo. Per qualcuno, alla fine, è sempre così.

Adele è una ragazza come tante, una ragazza con sogni e speranze. Forse non riuscirà a realizzare nessuno dei suoi desideri, eppure ci proverà fino alla fine.
Fabio e Dora, gli eterni innamorati. Il loro legame che appare indissolubile, ma, si sa, la vita ama mettere a dura prova il destino.
Manuel, che venderebbe l’anima al diavolo, per avere sempre più: il suo è il tipico desiderio di chi si rifugia nelle illusioni.

In questo libro c’è chi desidera troppo e chi non desidera affatto, dilaniato dal ritmo della vita; c’è chi combatte ogni giorno e chi si è già arreso.
Ci sono tante storie che hanno deciso di collassare in una sola, per dirci cose che magari già sapevamo e che ci faranno male. Prima di farci bene.

Silvia Avallone ci racconta uno stralcio di società che annaspa, cercando di vivere, o meglio sopravvivere.
Le sue persone e non personaggi, con le quali sarà fin troppo facile immedesimarsi, sentendo sulla pelle tutti i drammi che loro vivono e che noi vivremo attraverso le loro parole.

Da dove la vita è perfetta è un libro duro e semplice, che alternerà carezze (poche) e pugni nello stomaco, ma che è da leggere per avere una nuova visione della società, o, semplicemente, per vederla così com’è.