Dalia rossa di Martina Sahler

Dalia rossa (Giunti 2022, titolo originale Die englische Gärtnerin. Rote Dahlien, traduzione di Roberta Zuppet) è il secondo capitolo dopo Fiore blu (Giunti 2021) della trilogia “I segreti di Kew Gardens” di Martina Sahler.

“Quella sera di maggio, Charlotte e Victor avevano invitato tutti a cena”.

Summerlight House, contea di Kent, Inghilterra, maggio 1923. Charlotte Bromberg, ventotto anni, era arrivata in ritardo alla consueta cena in cui i vicini si incontravano per raccontarsi le ultime novità. La giovane proveniva dai Kew Gardens, il prestigioso giardino botanico in cui lavorava ufficialmente come illustratrice botanica, ma in realtà come tuttofare. Charlotte, laureata in botanica, amava moltissimo il suo lavoro e sapeva che il suo mentore, il professor Bone, responsabile dell’Herbarium, non le avrebbe fatto mancare il suo sostegno.

Al contrario, suo marito Victor, ricco imprenditore berlinese, avrebbe voluto che la moglie smettesse di lavorare nel luogo dove si erano incontrati e innamorati tre anni prima. L’argomento era oggetto di costanti discussioni tra loro. Victor le aveva donato la suggestiva tenuta Summerlight House anche con lo scopo che Charlotte si impegnasse a risistemare il parco. La proprietà, dominata dal verde del prato interrotto solo da resti di muri coperti di vegetazione, comprendeva uno stagno con ninfee e canne, e il gazebo in giardino. Ad aprile, quando il carico di dalie era arrivato da Long Barn, il giardiniere Mr. Mitchell aveva creato un’aiuola dai bordi curvi tra il piccolo specchio d’acqua e il gazebo. Il dono delle dalie da parte della sua amica Vita aveva risvegliato in Charlotte l’ambizione di progettare il giardino più originale dell’Inghilterra.

“Il problema è che ho già un’aiuola di dalie e che non voglio assolutamente ampliarla, perché andrebbe a scapito dell’armonia. Cosa ne pensa, mia cara? Troverebbero spazio a Summerlight House?”

Come precisa l’autrice alla fine del volume:

“Come Sissinghurst, tutti gli altri giardini menzionati in questo libro esistevano già all’epoca e si possono visitare ancora oggi: il Great Dixter, i Wisley Gardens, i Lost Gardens of Heligan, l’Anne Hathaway Garden, il Sizergh Castle and Garden, l’Alnwick Castle.”

Sullo sfondo di lussureggianti giardini spunta il fiore più seducente, Charlotte, donna indomita e all’avanguardia, che ambisce ad attuare qualcosa di più grande essendo consapevole del proprio valore e talento.

“Se qui deve sorgere un giardino paradisiaco, allora non voglio le solite piante che si possono trovare ovunque. Voglio qualcosa di speciale, di esotico”.