Dannati
- Autore: Glenn Cooper
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Nord
- Anno di pubblicazione: 2014
Sono stata una grande ammiratrice delle invenzioni narrative e dello stile di Glenn Cooper, e dunque con grande curiosità ho letto il suo nuovo romanzo, “Dannati” (Nord, 2014), che si apre con una citazione da Virgilio, L’Eneide, tanto per rimanere nel classico.
Tuttavia voglio credere che Cooper abbia deciso di scegliere il registro dell’ironia e dello scherzo: solo in questa ottica è possibile leggere il ponderoso volume che ha intitolato ai dannati. In un inferno fantastico parallelo alla terra finiscono, dopo un complicatissimo esperimento sui gravitoni, compiuto in un ingegnoso acceleratore di particelle in un laboratorio scientifico vicino Londra, a Dartford, prima la bella scienziata Emily, poi il suo compagno, l’ex Berretto Verde americano John Camp.
In un clima tra James Bond e Indiana Jones, tra duelli e battaglie, pugni e decapitazioni, frecce e granate, incontriamo in questo fantasioso e laico “Oltre” tutti i personaggi della storia europea, che convivono ed interagiscono anche se provengono da tempi e luoghi diversi. Camp, nella ricerca spasmodica di Emily il cui ritrovamento deve avvenire non oltre tre settimane, pena la prospettiva di restare all’inferno per l’eternità, incontra in quelle giornate frenetiche situazioni ed eventi mirabolanti, specchio ironico di quanto è avvenuto nei secoli nel nostro mondo.
La Gallia è sotto il potere del re Massimiliano (Robespierre), l’Italia del re Giuseppe Garibaldi, che però ha appena sconfitto il re Cesare Borgia aiutato dal consigliere Machiavelli... in Britannia regna Enrico VIII che è in conflitto con gli Iberici, condotti dal duca di Olivares, in Alemagna invece il decrepito Federico Barbarossa ha come vice-cancelliere Heinrich Himmler; i due, a mali estremi, scelgono l’alleanza con il russo Stalin…
Insomma per chi vuole ripassare la storia europea dall’anno Mille, per chi si diverte a rileggere la geopolitica europea nel corso del secondo millennio, per chi non crede all’inferno con i diavoli cornuti, ecco che Glenn Cooper inventa una dimensione parallela nella quale vizi e virtù sembrano annullate e manca totalmente la speranza di una possibile redenzione. Il finale, prevedibile ma non del tutto, annuncia un sicuro sequel della fantastica trama messa su da una fantasia esorbitante.
Non esito ad affermare che i libri precedenti, quelli sulla biblioteca, avevano comunque una migliore resa narrativa.
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Non ho ritrovato nulla dell’atmosfera così coinvolgente e piena di suspense che mi ha fatto "divorare" i precedenti romanzi di Cooper. Questa dimensione alternativa e così profondamente cupa dell’Oltre mi ha immerso nella storia che, comunque, ha prevalso sulla trama narrativa privando la vicenda nel suo complesso di quella scioltezza a volte "leggera" ma piacevolissima che apprezzavo nello scrittore. Pagine intense ma buie. Faticosissimo da terminare.
Prendete un ragazzino delle medie con tanta fantasia e poca dimestichezza con la sintassi e con la storia e dategli un tema su come scriverebbe lui la divina commedia oggi e otterrete questo modestissimo e dimenticabile romanzo spacciato come uno dei grandi dell’anno. Aggiungete l’unico pizzico di vero thrilling quando all’ultima pagina vi accorgerete che il libro non finisce ma è il primo di una trilogia e il gioco è fatto. Grazie Cooper di avermi portato davvero all’inferno, che mi sono autoinflitto perdendo tempo con quest’operetta. Il resto della trilogia lo leggerò in non più di 30 righe di spoiler su wikipedia (e saranno sicuramente scritte meglio).
Purtroppo non mi è piaciuto...anzi, non l’ho nemmeno terminato!! Mi dispiace, erano anni che non smettevo di leggere un libro prima di averlo finito, ma con questo mi sono arresa...troppi personaggi, in particolare troppi cattivi, scrittura pesante, situazioni a volte ridicole...arrivata a un certo punto ho detto "ok, basta così". Peccato perchè di Cooper avevo letto La Biblioteca dei Morti che invece mi era piaciuto molto.
Beh, il Divino Poeta è passato alla storia per il FEGATO di mettere all’inferno politici e religiosi del suo tempo... ma di Dante ne nasce uno ogni millennio. Il buon Glenn ha colà collocato giusto qualche inglese (distante però 1000 anni almeno, non si sa mai che gli eredi...) nessun americano nè antico nè men che meno moderno (giustamente... se un giorno scriverà un libro sul Paradiso vederemo che sono finiti tutti là...) qualche europeo assortito uno quà uno là per nazione, l’80 percento degli italiani sono finiti negli inferi (giustamente) oltre naturalmente a nazisti e analoghi politically correct. Alla fin fine si legge, gli si dia atto, ma si sa già come sarà la prossima pagina man mano che si legge.