Arriva il Dantedì, una giornata interamente dedicata al Sommo Poeta, padre della Divina Commedia e base della nostra lingua. Dante viene in questa giornata celebrato con letture, approfondimenti e video che cercano di far scoprire agli utenti curiosità e nozioni sul Sommo Poeta.
Purtroppo questa prima celebrazione arriva in un momento molto delicato per il nostro Paese, con l’impossibilità di tenere convegni e conferenze per la quarantena e tutte le iniziative che si spostano sul web. La quarantena però non ferma le celebrazioni che saranno tutte online e proposte in formato digitale, così da unire tutti, anche in questo momento di grande sconforto.
Per celebrare Dante Alighieri nel migliore dei modi abbiamo deciso di segnalarvi 10 curiosità sul Sommo Poeta, in modo da permettere a tutti di conoscere meglio il padre della lingua italiana.
Dantedì: 10 curiosità che forse non conosci di Dante
Tutti conoscono Dante, tutti infatti hanno studiato a scuola le sue opere, in particolar modo la Divina Commedia. Ma siete sicuri di conoscere davvero il Sommo Poeta? Ecco 10 curiosità di Dante che forse non avete mai sentito.
- 1. Era un genio del marketing: quasi tutti sanno che il nome del Sommo Poeta non è Dante, ma Durante. In pochi però conoscono il motivo per cui egli decise di cambiarlo. Il padre della Divina Commedia infatti accorciò di una sillaba il suo nome dato che lo riteneva troppo lungo e quindi poco incisivo.
- 2. Gli Alighieri, una famiglia particolare: il padre di Dante, Alighiero di Bellincione, di mestiere faceva il cambiavalute, ma non solo. Il padre di Dante infatti sembra che fosse un usuraio e che proprio grazie alla sua posizione di procuratore giudiziale del tribunale di Firenze riuscì ad incrementare i suoi guadagni.
- 3. Ebbe delle nozze programmate: tutti conoscono la moglie di Dante, Gemma Donati, ma in pochi sanno che sin dall’età di 12 anni il matrimonio era stato concordato dalle famiglie. I Donati erano una delle più influenti famiglie di Firenze e il matrimonio tra Gemma e Dante, che avvenne quando i due avevano 20 anni, era stato fissato con un contratto ben 8 anni prima. Si pensa però che il matrimonio tra i due non sia stato proprio felicissimo, dal momento che per Gemma Dante non scrisse mai neanche un verso e non ci sono notizie della sua presenza al fianco del marito nel periodo dell’esilio.
- 4. Bonifacio VIII l’acerrimo nemico: Bonifacio VIII finisce nell’inferno dantesco e lo troviamo tra i simoniaci, dal momento in vita i due sono sempre stati acerrimi nemici. Una piccola soddisfazione che si è tolto Dante verso Bonifacio VIII che da lui era considerato come l’incarnazione della peggiore caduta morale della Chiesa.
- 5. Condannato al rogo: Dante dovette andare in esilio, scappare per riuscire a sfuggire alla condanna a morte che pendeva sulla sua testa. Questi sono dati che si conoscono abbastanza bene, ma in pochi sanno che nell’ordine di condanna la morte al Poeta sarebbe stata inflitta sul rogo. Nel libro del chiodo si legge infatti: Alighieri Dante è condannato per baratteria, frode, falsità, dolo, malizia, inique pratiche estortive, proventi illeciti, pederastia, e lo si condanna a 5000 fiorini di multa, interdizione perpetua dai pubblici uffici, esilio perpetuo (in contumacia), e se lo si prende, al rogo, così che muoia.
- 6. Sognava un ritorno in grande stile: Dante fu costretto all’esilio e come sappiamo non tornò più nella sua Firenze, ma per tutto il resto della sua vita continuò a sognare il rientro nella sua Firenze. Non molti sanno che Dante sperava non solo di tornare a Firenze, ma anche di tornare in grande stile, con le lodi di tutti per un suo poema.
- 7. Una memoria da elefante: sembra che il Sommo avesse una memoria incredibile, in grado di ricordare ogni minimo dettaglio e ogni piccola sfumatura. La Commedia ne è un chiaro esempio, dal momento che nei canti sono spesso presenti richiami, sottotrame, epiteti e rimandi che il Poeta ricordava della sua enorme opera.
- 8. La narcolessia: in base ad alcuni recenti studi sembra che Dante soffrisse di narcolessia, malattia che porta a colpi di sonno improvvisi e repentini. A raccontare questo suo disagio fisico sarebbero proprio i suoi versi in cui descrive in modo perfetto i sintomi.
- 9. La Commedia del mistero: a scuola tutti veniamo a sapere che la Commedia di Dante non è da lui titolata come Divina, epiteto che gli viene poi attribuito da Boccaccio. In realtà si sa ben poco dell’opera, dato che non è chiaro quando venne composta, in che periodo della vita del Sommo fu iniziata e soprattutto come cominciò il lavoro e gli venne l’idea. Un’opera avvolta nel più completo mistero. Non esiste neanche un testo autografo originale!
leggi anche
Perché la Divina Commedia si intitola così?
- 10. Non ebbe pace neanche da morto: Dante morì a Ravenna e qui venne sepolto dopo il funerale. La fama che ottenne il suo scritto riaccese però l’interesse delle spoglie della città di Firenze che cercò in ogni modo di riavere i resti da Ravenna. Per paura che fossero trafugate le sue spoglie dai fiorentini il corpo venne nascosto in un luogo segreto, finché nel 1810 con l’arrivo di Napoleone i frati decisero nascondere le ossa nell’oratorio del quadrarco di Braccioforte. Qui rimasero fino al 1865 quando per caso un muratore, nel corso di alcuni lavori, ritrovò la cassetta con le ossa del Sommo Poeta.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Dantedì: ecco 10 curiosità che (forse) non sai sul Sommo Poeta
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo News Libri Storia della letteratura Dante Alighieri
Lascia il tuo commento