Presentata la nuova squadra di Governo: il totoministri si è concluso, ogni dicastero ha il proprio ministro e del ministero dei Beni Culturali e del Turismo si occuperà Dario Franceschini, politico, ma non solo. Non è la prima esperienza per Franceschini in questo dicastero, dal momento che dal 22 febbraio 2014 al 1º giugno 2018, durante il governo di Renzi e con riconferma durante il Governo Gentiloni, aveva ricoperto l’incarico di Ministro della Cultura.
Dario Franceschini è avvocato, politico e scrittore. La sua attività letteraria è stata piuttosto intensa, tanto che Franceschini è stato definito il politico romanziere da molti, per aver pubblicato diversi romanzi e saggi.
Di seguito vediamo tutti i dettagli e curiosità sul nuovo ministro dei Beni Culturali e del Turismo per il governo Conte bis.
Dario Franceschini: studi e carriera del nuovo ministro dei Beni Culturali
Classe 1958, Franceschini si laurea in giurisprudenza all’università di Ferrara con una tesi in Storia delle Dottrine e delle Istituzioni politiche. Dal 1985 esercita la professione di avvocato civilista come libero professionista.
L’impegno politico di Franceschini inizia molto presto e già al liceo fonda l’Associazione Studentesca Democratica. Franceschini inizia la sua carriera politica iscrivendosi al partito Democrazia Cristiana e nel 1980 viene eletto Consigliere Comunale di Ferrara.
Dopo l’esperienza con la DC passa ai Cristiano Sociali e nel 1994 lo ritroviamo Assessore alla Cultura e Turismo per il Comune di Ferrara. Dal 1997 al 1999 è vicesegretario de L’Ulivo e nel secondo governo D’Alema è sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
Con la nascita del Partito Democratico e l’arrivo di Walter Veltroni come segretario Franceschini diventa vicesegretario nazionale del partito appena nato (siamo nel 2007). Nel 2009 corre alle primarie come segretario del partito, ottenendo oltre 1 milione di voti, ma risultando sconfitto da Bersani.
Durante il governo Letta Franceschini ricoprirà la carica di ministro per i Rapporti con il Parlamento e il Coordinamento dell’attività di governo, mentre nel governo Renzi sarà ministro della Cultura e del Turismo, ruolo che ora torna a ricoprire con questa nuova esperienza di Conte al governo.
Durante questi intensi anni di lavoro in politica Franceschini ha anche pubblicato molti libri di narrativa e saggistica, che gli sono valsi il soprannome di politico romanziere.
Romanzi di Dario Franceschini
Il romanzo d’esordio di Dario Franceschini è "Nelle vene quell’acqua d’argento" (Bompiani, 2006), la storia di un uomo che vive una vita tranquilla con la moglie sulla riva di un fiume. Tranquilla fin quando non gli torna in mente una domanda che gli aveva posto, molti anni prima, un suo compagno di scuola. Qual è quella domanda? Il motore di un viaggio di scoperta che porterà il nostro protagonista a vivere un’avventura di incontri e ricordi? I lettori che lo hanno capito ne sono stati affascinati, premiando il libro con le vendite. Il romanzo ha vinto infatti il Premio Opera Prima Città di Penne, il Premio Bacchelli, il Premier Roman di Chambery ed è stato tradotto anche in Francia.
Reduce da questo successo, Dario Franceschini si dedica al suo secondo romanzo "La follia improvvisa di Ignazio Rando" (Bompiani, 2007). Un uomo pazzo e pericoloso o un sognatore? La storia di questo libro, grazie alla compagnia “Giorni Dispari Teatro” di Varese, è stata portata in scena anche a teatro.
Tra i romanzi più conosciuti di Franceschini c’è "Daccapo" (Bompiani, 2011). Un romanzo ben accolto sul mercato letterario e dalla critica che narra la storia di un notaio, Iacopo Dalla Libera, costretto a mettersi in viaggio per scoprire i figli che suo padre ha seminato per il mondo: 52 figli avuti da altrettante prostitute. Un viaggio tra follia, passione e segreti.
Viene pubblicato poi "Mestieri immateriali di Sebastiano Delgado", romanzo comparso tra le uscite editoriali Bompiani del novembre 2013. Sebastiano Delgado è un uomo come tanti, ma durante una notte ha un’intuizione che gli cambierà la vita. Cosa sono i Mestieri Immateriali?
L’ultima pubblicazione di Franceschini risale al 2017 quando con La Nave di Teseo edita "Disadorna e altre storie", una raccolta di racconti che narra di amori e incontri.
Saggi. La politica di Dario Franceschini
Il suo primo saggio esce nel 1985, "Il partito Popolare a Ferrara. Cattolici socialisti e fascisti nella terra di Grosoli e don Minzoni". Ai tempi Franceschini è fresco di laurea con una tesi in Storia delle Dottrine e delle Istituzioni politiche.
Il suo impegno con temi politici dovrà attendere anni. Solo nel 2009 Dario Franceschini, in pieno fermento letterario, torna a scrivere di politica. Quell’anno esce, sempre edito da Bompiani, "In 10 parole. Sfidare la destra sui valori". Riformismo e ricostruzione di un’identità. Sono queste le parole chiave da cui Franceschini muove le fila del discorso. Qual è l’impegno del PD? Come sfidare la destra? A quali valori affidarsi? Le donne, i volontari, gli educatori, i nuovi italiani, i talenti, i lavoratori, i nonni, gli imprenditori, i ragazzi del sud, i liberi.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Dario Franceschini è il nuovo ministro dei Beni Culturali. Carriera e libri del politico romanziere
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