Delitto d’inverno di John Banville

Nella collana “Narratori della Fenice” Guanda pubblica Delitto d’inverno (2021, titolo originale Snow, traduzione di Irene Abigail Piccinini) di John Banville, nato nel 1945 a Wexford, in Irlanda, che ha pubblicato il volume nel 2020, e recentemente ha vinto Il Raymond Chandler Award 2020, attribuitogli dal Noir in Festival.

“Nevicava senza sosta da due giorni, e quella mattina era come se tutto stesse in ovattato stupore al cospetto di quella vastità di bianco ininterrotto che si estendeva ovunque. La gente diceva che non si era mai visto un tempo del genere, che non aveva precedenti, che era il peggior inverno di cui si avesse memoria. Ma lo dicevano tutti gli anni quando nevicava e anche negli anni in cui non nevicava”.

Inverno 1957, contea di Wexford, Irlanda. C’era un cadavere nella biblioteca di Ballyglass House, elegante residenza della famiglia protestante degli Osborne. L’ispettore St John Strafford, accompagnato in biblioteca dal colonnello Osborne, aveva notato che l’atmosfera all’interno della dimora appariva ancora più gelida di quella all’esterno, inoltre la biblioteca dava l’impressione di un luogo in cui nessuno metteva piede da moltissimo tempo e aveva l’aspetto infastidito, come indignata che la sua solitudine fosse stata violata in modo tanto sgarbato e repentino.
Solo le librerie con le ante in vetro che tappezzavano le pareti, conoscevano il nome di chi aveva ucciso Padre Thomas Lawless. Un prete benvoluto da tutti, un amico di famiglia per gli Osborne, eppure il religioso non solo era stato assassinato, ma al suo corpo era stata perpetrata una atroce mutilazione.

Strafford era stato subito colpito dalla stranezza di quell’omicidio. Com’era potuto accadere che un prete cattolico fosse morto e si trovasse sdraiato nel proprio sangue a Ballyglass House, dimora avita degli Osborne, dell’antica baronia di Scarawalsh, contea di Wexford? Il colonnello Osborne, da parte sua, era sconvolto:

“È come un brutto sogno. Mi sa che passerà. Mi sa che presto comincerà a sembrarmi fin troppo reale”.

Giornalista, sceneggiatore e scrittore, Banville qui compone un giallo di classe regalando al lettore le stesse raffinate atmosfere che rimandano a Georges Simenon. Mentre fuori la neve continua a scendere, il giovane ispettore Strafford, di famiglia protestante, cerca la verità e il nome dell’assassino, all’interno di un ambiente ostile, dove tutti i protagonisti del dramma con ostinazione nascondono qualcosa.

“Non si faceva illusioni sul compito che lo aspettava”.