Di carne e di carta
- Autore: Mirya
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2014
“Perché Villani non era un uomo di carta, uno di quelli di cui poteva innamorarsi nelle prime pagine e a cui poteva dire addio senza strascichi alla fine di un libro; Villani era un uomo di carne e sarebbe stato davvero pericoloso sovrapporre al rapporto con lui la fantasia di quei romanzi in cui i due all’inizio si odiavano e poi finivano per amarsi.”
“Di carne e di carta” di Mirya (Amazon Media EU S.a r.l.) è un romanzo d’amore piacevole. I due protagonisti Chiara e Leonardo si combattono, pur amandosi alla follia, sul piano dell’amore inteso come passione governata dalla ragione (Leonardo/carne) e inteso come sentimento diretto da versi poetici (Chiara/carta). Chiara è una giovane insegnante di italiano e latino in un Liceo Scientifico di Ferrara che attende di conseguire il Dottorato con una tesi su Dante. Leonardo è un giovane assistente universitario figlio di un’illustre studiosa del padre della lingua italiana. I due s’incontrano per caso all’università: Silvana la relatrice della tesi di Chiara è dovuta partire per un problema di famiglia, la mamma ha avuto un ictus, Leonardo è il suo assistente e seguirà la stesura finale dell’elaborato. L’incontro di fatto è uno scontro violento. Leonardo si appiglia a ogni cosa per essere scorbutico e per ferire Chiara. Chiara a sua volta risponde a tono.
Tra alti e bassi, tra sesso pieno di ardente desiderio e dialettiche baruffe, tra una canzone degli ABBA e i versi di Dante, i due si scelgono ma non per sempre. Lui continuerà a chiamarla ragazzina e a non voler ammettere di essere perdutamente innamorato di lei, riducendo la loro relazione a un mero atto fisico per togliersi la voglia e porre fine a tutto; lei lo asseconderà, lo abbandonerà, userà tutte le sue armi femminili per farlo capitolare.
Il romanzo descrive altri rapporti di coppia: tra Alessandra, la migliore amica di Chiara, e Angelo, i ruoli sono ribaltati a tal punto che l’aggressività e la sfrontatezza di lei irretisce e intimidisce lui; tra Ivano, fratello maggiore di Leonardo, e Paula, un esempio di amore/amicizia eterna; tra Luisa e Renato, genitori di Ivano e Leonardo, coppia, scoppiata, separata ma ancora insieme dopo trent’anni; ed infine l’amore adolescenziale tra il Sivieri e la Frezzoni, alunni di Chiara.
Note positive di questo romanzo, scritto da un’autrice che di fatto vive a Ferrara e fa l’insegnante di lettere in un liceo, è lo stile colto, scorrevole, emozionante e la figura di Chiara Bellonci, bella, intelligente, moderna.
Quello che colpisce di più rimane specialmente l’uso sapiente della letteratura, delle citazioni forse troppe ma sempre efficaci e al punto giusto.
“Di carne e di carta”, attualmente solo in ebook, dimostra che non c’è bisogno di una grande storia, di una copertina patinata, di una nota casa editrice per scrivere e pubblicare una piacevole romanzo.
Tote Dichter küsst man nicht
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Di carne e di carta
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Grazie mille per la recensione: grazie in primo luogo per aver dato una possibilità al mio libro e in secondo luogo per aver usato parole così generose e gentili per commentarlo.
Vorrei trovare termini migliori, ma mi viene solo un ripetuto "grazie"!
Grazie a te di aver scritto un romanzo così piacevole attendo il prossimo