Diario. Vol. 5: 1947-1955 di Anaïs Nin

Anni inquieti. La vita di Anaïs Nin, viene raccontata nel suo Diario, Vol.5 , negli anni che vanno dal 1947 al 1955.
Otto anni: un tempo relativamente breve, se confrontato con la durata di una vita media. Ma, quando si parla di questa splendida autrice, in otto anni possono accadere molte, moltissime cose…

Amicizie e dolori, persone che se ne andranno per sempre, dal cuore e dall’esistenza terrena. Persone che appariranno come puntini all’orizzonte, ma che diverranno ben presto capisaldi di una vita che non lesina sorprese. Mai.
Pagine scritte con inchiostro indelebile, inchiostro distillato dal cuore, inchiostro seccato che però è ancora in grado di pungere la nostra mente, che vorrà sapere sempre più di quell’universo passato da pochi decenni, ma che sembra così maledettamente lontano.
Piccoli e gradi eventi, emozioni pure che aleggeranno attorno ai protagonisti e si scaglieranno verso noi, spettatori (in)consapevoli di un mondo che sembra così distante, ma al tempo stesso così attuale…

Diario. Vol. 5: 1947-1955 è un libro che mai come in questo caso saprà di verità, di emozioni forti, contrastanti, sincere. Rare e attuali.
Anaïs Nin lascia da parte le sue storie dolci e sensuali e ci pone su un piatto la sua vita, nel bene e nel male. Una vita che sembra ideata apposta per un romanzo, una vita che le scorrerà davanti agli occhi in un istante, snocciolando eventi che faranno sorridere ma anche riflettere, riflessioni che sapranno di agrodolce e che lasceranno dentro lei (e dentro noi) una sensazione strana, non spiacevole ma che sembra sempre sul punto di rivelare qualcosa che…
Un libro sincero, ed è una dote davvero rara da trovare.