Dieci piccoli indiani
- Autore: Agatha Christie
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
Per il giorno 8 agosto dieci persone vengono invitate a trascorre un breve periodo in una lussuosa villa a Nigger Island, al largo della costa del Devon. I personaggi non si conoscono fra loro e neppure sanno chi sia il padrone di casa ma, chi per curiosità, chi per trascorrere un periodo lontano dall’ambiente quotidiano, chi perché assunto in qualità di maggiordomo e governante, tutti accettano l’invito e, via mare, raggiungono l’isola.
“Nigger Island, rocce odorose d’alghe e popolate di gabbiani a circa un miglio dalla costa. Si era conquistata il nome per la sua forma che rassomigliava a una testa d’uomo: un profilo negroide”.
Sarà quel posto, all’apparenza così aperto, a rivelarsi il luogo più chiuso da cui non si può uscir vivi. Al loro arrivo gli invitati trovano ad attenderli solo la servitù che li accoglie con gentilezza. Gli ospiti, nell’attesa che il padrone di casa giunga, prendono possesso delle proprie stanze e, poi, si ritrovano nella sala principale. Sono tutti immediatamente colpiti da una poesia posta sopra il caminetto che così inizia e si chiude:
“Dieci poveri negretti ... e nessuno ne restò”.
Stranamente anche loro sono in dieci... La vacanza appare, ora, a tutti, inquietante ma lo sarà sempre di più poiché improvvisamente una voce registrata fa il nome di tutte le persone presenti accusandole di crimini che non sono, però, mai stati puniti. Chi è l’accusatore? Forse il padrone, tale U. N. Owen, le cui iniziali, unite al cognome, suonano come “Unknown” cioè “Sconosciuto”? Chi conosce quelle persone in maniera così approfondita , chi sa dei protagonisti cose che essi stessi non hanno mai osato rivelare a nessuno? Che cosa accomuna i dieci ospiti nell’isola con gli altrettanti piccoli negretti? Poco a poco, l’aura rispettabile che ognuno di essi possiede cala e i dieci saranno la personificazione delle altrettante statuine di negretti - indiani conservate nella sala da pranzo.
In questo capolavoro di Agatha Christie, un romanzo ben congegnato e intenso, i personaggi si ritrovano ad essere gli uni agli occhi degli altri colpevoli, accusatori, investigatori e anche... assassini. La breve filastrocca infantile fa da guida all’intera storia e rappresenta il filo conduttore del romanzo. Assenti sono inoltre gli eroi positivi, quali l’ispettore Poirot o l’arguta Miss Marple. Saranno gli ospiti a compiere tutto seguendo, però, il piano determinato dall’assassino. Questo è un giallo perfetto. In esso l’autrice pare divertirsi a disseminare indizi che, agli ospiti e al lettore stesso, si rivelano spesso infondati o, almeno, distorti poiché la realtà è inimmaginabile. Il libro, inizialmente intitolato “Dieci piccoli negri” e, poi, in seguito a numerose proteste, cambiato in “Dieci piccoli indiani” ha avuto, giustamente, enorme successo: è stato tradotto in molte lingue, è divenuto una piéce teatrale e anche un film. Val la pena di leggerlo e di rimanere intrappolati in quell’atmosfera irreale e, allo stesso tempo, inquietante.
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Oserò dirlo? I gialli troppo violenti, i noir , il sangue e la violena gratuita alla fine stancano, ma l’intelligenza e l’arguzia di questo romanzo non stancano mai. E’ vero, nei romanzi della Christie c’è molto perbenismo e probabilmente la realtà è più vicina a certi romanzi odierni, ma lasciateci immaginare e soprattutto ragionare.