Domati
- Autore: Claudio Trobiani
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2013
Presi dai preparativi di una festa Ezio e Pietro, amici nell’attuale Roma bene, si ritrovano per una serie di casualità al di là di un imponente muro innalzato improvvisamente da un movimento separatista, che sembra aver preso il sopravvento nel paese dividendolo in due, e separando forzatamente i due amici da tutti i loro cari.
A loro insaputa i due si trasformano negli anti-eroi di una vicenda grottesca, in una realtà dai connotati sicuramente distopici.
Ezio verrà internato in una prigione all’interno della quale accadrà di tutto, palesando al lettore la facilità con la quale, in una società dove si è perso il valore della convivenza civile, il già sottile confine tra bene e male viene definitivamente cancellato, riducendo l’uomo al peggior nemico di se stesso.
Pietro, in una sorta di autismo degenerativo, si serrerà nella casa dell’amico ormai vuota, alimentando una lucida fobia nei confronti del mondo esterno, rappresentando, simbolicamente, la cieca assuefazione ad una sopraffazione di massa e una desolante solitudine umana.
Nonostante qualche ingenuità da parte del giovane autore (ben vengano a disturbare quel senso di impotenza e rassegnazione così ben rappresentato), il romanzo, attraverso ironiche metafore, fornisce numerosi spunti di riflessione sulla realtà contemporanea.
Evidenti i riferimenti letterari, spaziando da Orwell a Palahniuk, fino a Golding e al grande Saramago, in Domati però - storia ambientata in piena era consumistica - la lente di ingrandimento si sposta dalla riflessione politica a quella sociologica, adeguandosi a una visione della realtà più che mai attuale.
Geniale il finale e forte il richiamo – come provocazione imposta dall’autore – al risveglio, nonostante la scomoda scelta dello stesso di non lasciare scampo alla speranza.
Domati. Vite al di là del muro
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