Donnafugata
- Autore: Costanza DiQuattro
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Baldini+Castoldi
- Anno di pubblicazione: 2020
Costanza DiQuattro, dopo il successo de La mia casa di Montalbano, ritorna in libreria ed è già alla seconda edizione con il suo secondo libro Donnafugata (Baldini+Castoldi, 2020). L’autrice, come è noto, era proprietaria della casa di Punta secca dove è girata la fiction televisiva ispirata ai romanzi di Camilleri e in questo suo nuovo lavoro rimane sempre legata al suo territorio e alle sue radici in quella parte della Sicilia.
Vi è una sorta di continuità non solo per il territorio ma anche per i legami familiari con il personaggio centrale del romanzo, il barone Corrado Arezzo De Spucches, in un narrato tra storia e finzione. Fu questi una personalità di indubbio interesse: nato nel 1824 e scomparso nel 1895, visse nel periodo compreso la fase pre e post unitaria, attraversando tutto l’Ottocento siciliano. È questa una fase cruciale per la Sicilia, dove molti nobili come lui che hanno fatto la storia siciliana vivono i sogni e le illusioni del Risorgimento, convinti già a partire dal 1848 di potere migliorare con l’Unità d’Italia, le condizioni materiali in terra di Sicilia.
Ma si ebbe quasi subito contezza di come erano mal riposte le aspettative e il barone Arezzo in particolare si trovò a pagare all’erario una grossa somma di denaro per la sua attività industriale, una filanda. Decise così in seguito ai mutati eventi e per traversie personali di ritirarsi in volontario esilio negli ultimi anni della sua vita nella sua dimora, il castello di Donnafugata.
Una scelta volontaria quella di ritirarsi che secondo l’autrice è tipica di un Romanticismo da lord Byron di cui si parla nello stesso romanzo e che lo inquadra come un personaggio sui generis. Era il barone Arezzo De Spucches di Donnafugata infatti un uomo erudito di cultura classica ma anche di grande modernità; era anche un giurista, un amante del bello e della cultura sotto ogni profilo. Creò intorno alla sua persona un circolo culturale, fu un collezionista di tutte le bellezze e di tutte le arti; una figura poliedrica, una persona che supera a testa alta i torti che subisce.
L’autrice ha voluto seguire con i tratti di un romanzo storico le vicende di quella che è una parte della sua famiglia. La storia in particolare di quest’uomo che viveva a Ragusa che forse ha tributato poco a questo suo illustre personaggio. Allo stesso Castello di Donnafugata, dove visse, punto di richiamo notevole a livello turistico e culturale di quel territorio, non viene affatto collegato il nome del Barone Corrado Arezzo. Costanza DiQuattro ha deciso in certo qual modo di colmare questa lacuna con un romanzo che racconta una storia piena di eventi e situazioni, con personaggi ben descritti e delineati.
La forma narrativa di Donnafugata è quella di un diario, sebbene non vi sia rispetto per una cronologia precisa nel succedersi di quanto accade. Una costruzione originale con piccoli racconti anche in tempi diversi e non continui, secondo i dettami dell’analessi con l’andare e venire nel tempo, che tuttavia permette al lettore di seguire benissimo il narrato.
L’autrice con uno stile piacevole e sempre elegante e una scrittura godibilissima rievoca atmosfere e fasti di una Sicilia antica ma sempre presente.
Donnafugata
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