Dove muoiono i cristiani
- Autore: Francesca Paci
- Genere: Religioni
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2011
Durante la recente epidemia che ha colpito la nostra Penisola, sui social network decine di progressisti hanno offeso e minacciato (più o meno velatamente) di morte i cristiani. Ormai su Facebook basta scrivere pubblicamente una preghiera, magari per chiedere la protezione di Gesù da una grave calamità, per essere colpiti da insulti e persecuzioni verbali, ma in questi casi la legge italiana non interviene che molto di rado in difesa dei fedeli.
In alcune parti del mondo, però, la persecuzione verso i cristiani è anche fisica, e porta alla morte un gran numero di persone ogni anno. Oggi esistono paesi in cui i turisti sono accolti con ogni cura, mentre le comunità cristiane autoctone devono nascondersi per pregare. Monsignor Ignacio Barreiro Carambula, scomparso il 13 aprile 2017, osservava:
"Il ventesimo secolo è stato il secolo dei martiri, molto probabilmente in questo secolo che si è appena concluso, sono stati uccisi in odio alla Fede più cristiani che in tutto il resto della storia della Chiesa".
La giornalista Francesca Paci, dedita allo studio delle questioni mediorientali, ha cercato di far luce sulle nuove persecuzioni con il suo libro Dove muoiono i cristiani, edito da Mondadori nel 2011, un testo dedicato a tutti quegli innocenti che "muoiono nell’indifferenza di quanti pur di non passare da clericali minimizzano".
Le testimonianze raccolte sono spaventose:
"Alle 15.15 una serie di raffiche di mitra provenienti dalla strada copre la fine dell’omelia di padre Thair. Ci guardiamo l’un l’altro, sono vicine, ma a Baghdad siamo abituati agli scontri a fuoco. Mentre padre Thair invita alla calma, prendo un microfono e intono un canto alla Madonna. Succede tutto in un istante. I terroristi spalancano il portone sparando dappertutto, c’è un’esplosione all’altezza dell’abside, uno salta in piedi sull’altare, ringrazia Allah, abbatte il crocefisso. Sono a volto scoperto, giovanissimi, con un filo di barba appena accennato, indossano la divisa della polizia irachena e la cintura esplosiva. Mi butto a terra e cerco di capire da che parte strisciare per proteggermi. Padre Wasim, il confessore, prova a fermarli e un ragazzo gli spara alla pancia".
Il Cristianesimo è la religione più perseguitata nel mondo, ma a tanti progressisti italiani, odiatori della loro stessa civiltà, questo non interessa. Nel Medio Oriente i terroristi musulmani sono finanziati e protetti dalla monarchia Saudita e dai paesi del Golfo, l’obiettivo è quello di esportare la guerra nel mondo, ma anche di svuotare i paesi a maggioranza islamica dai cristiani che li abitano, compiendo un epurazione religiosa funzionale all’integralismo, che non tollera la sopravvivenza di altre religioni.
Ogni capitolo del libro è un reportage dedicato alla situazione di uno stato: in Iraq, in Egitto, in Nigeria, in Indonesia e anche nella sedicente “moderata” Turchia, i cristiani sono discriminati e oppressi.
Descrivendo le condizioni della Palestina la scrittrice denuncia come i cristiani locali siano abbandonati, e perseguitati sia dagli ebrei che dai musulmani.
Padre Matthias racconta la questione dei Copti in Egitto con grande sconforto, ma mostrando tenacia:
"Siamo i veri figli dell’Egitto anche se non veniamo neppure menzionati nei libri di storia. Ci impediscono di costruire chiese e noi le innalziamo senza permesso, fanno il lavaggio del cervello ai più poveri perché cedano ai vantaggi economici offerti dalla conversione all’islam e noi lavoriamo per riconvertirli, rapiscono le nostre ragazze minorenni per maritarle con i musulmani, cambiano i loro documenti in modo che risultino più grandi, e noi ce le andiamo a riprendere".
In Turchia i cristiani sono offesi per strada e sono stati registrati diversi omicidi di sacerdoti. In alcuni luoghi la conversione al Cristianesimo equivale a una condanna alla pena capitale, nelle zone musulmane dell’Indonesia la pena di morte, se non fisica, è certamente sociale. In quello stato, come in altre regioni del globo, l’islamizzazione radicale ha sposato il nazionalismo oltranzista, un fenomeno preoccupante e in crescita.
Il tema trattato è molto importante e la stampa italiana non vi dedica la giusta attenzione, ma si deve ammettere che in questo saggio il tono e le considerazioni dell’autrice sono talvolta deboli, ci si sarebbe aspettati un approfondimento maggiore, certamente più ampio e puntuale. Dalle pagine del libro si apprende che nel mondo, secondo l’associazione Aiuto alla Chiesa, i cristiani perseguitati sono cinquanta milioni. Va considerato che dall’uscita del libro a oggi sono avvenuti innumerevoli cambiamenti e, anche prescindendo da ciò, nel suo complesso il testo non risulta del tutto soddisfacente, comunque, al momento, rappresenta ancora una buona base per farsi un quadro generale riguardo un dramma che affligge una parte considerevole dell’umanità in ogni continente.
San Pio X, nel Catechismo, scrisse che la Chiesa Cattolica è tanto perseguitata
"perché fu così perseguitato anche il suo divin Fondatore, e perché riprova i vizi, combatte le passioni e condanna tutte le ingiustizie e tutti gli errori".
Perseguitate sono anche le altre chiese, come quella ortodossa in Turchia. Non bisogna mai dimenticare l’esempio dei cristiani che vengono offesi e che resistono al prezzo di enormi sacrifici. Il martirio è la grazia che Dio concede agli inermi, un insuperabile gesto di misericordia, chi perde la vita per la sua Fede in Cristo ottiene la vita eterna.
Dove muoiono i cristiani. Dall'Egitto all'Indonesia, viaggio nei luoghi in cui il cristianesimo è una minoranza perseguitata
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