Due ragazzi nella Firenze dei Medici
- Autore: Marco Di Tillo
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2019
“Due ragazzi nella Firenze dei Medici” (Edizioni Corsare 2019, illustrazioni di Giacomo Agnello Modica) di Marco Di Tillo, ambientato durante la congiura dei Pazzi del 1478, narra l’incontro tra il piccolo Pietro e Giuliano de’ Medici (Firenze, 28 ottobre 1453 – Firenze, 26 aprile 1478), fratello di Lorenzo (Firenze 1 gennaio 1449 – Careggi 8 aprile 1492), Signore di Firenze.
Aprile, 1478.
Una Giostra così bella a Firenze non si era mai vista. Mentre usciva dalla piazza insieme a suo padre, Pietro pensò che i ricordi di quel meraviglioso giorno lo avrebbero accompagnato per il resto della vita
L’undicenne Pietro Casalini aveva ancora davanti agli occhi le immagini dei cavalli spronati al galoppo, le lance puntate verso l’anello d’oro del fantoccio che veniva infilzato con estrema precisione dai giostratori e nelle orecchie le trombe degli alfieri, che annunziavano l’inizio della giostra. I cavalieri avevano fatto dapprima un giro di piazza, accompagnati da un coloratissimo corteo di armigeri e fanti dalle vesti variopinte. Nel certame appariva Giuliano Medici, idolo incontrastato di Pietro che indossava un’armatura d’argento, una sopravveste di velluto con una cappa di seta bianca orlata di rosso e una sciarpa di seta ricamata di rose e perle.
Per le corse Giuliano aveva indossato un’altra sopravveste con ricami d’oro e un elmo adorno di tre penne azzurre. Il cavallo di Giuliano, che era senza alcun dubbio il più bel cavallo della giostra, aveva la gualdrappa di velluto rosso e bianco, intessuta di perle. Nella competizione erano stati invitati a partecipare i dieci migliori cavalieri dello Stato, selezionati con cura da un apposito comitato. Le tribune, erette da esperti operai, circondavano completamente piazza Santa Croce, la cui pavimentazione era stata ricoperta di un soffice tappeto di terra rossa senese della qualità più pregiata. Il fantoccio di legno del Saracino era stato commissionato al grande ebanista Andrea Barra mentre l’anello d’oro, quello che la lunga lancia dei cavalieri avrebbe dovuto infilzare, era opera dell’esperto orafo veneziano Carlo Cimarosi.
L’organizzazione si mostrava così perfetta e accurata che ogni fiorentino presente non poteva fare a meno di elogiare la famiglia Medici per aver allestito uno spettacolo così ben studiato nei minimi dettagli. Il bel Giuliano, il giovane che tutte le ragazze di Firenze divoravano con gli occhi, aveva ricevuto il Gonfalone della vittoria dalle mani del fratello. Il giovane Medici aveva assaporato come sempre la gioia del trionfo. Però, la sorpresa più grande per Pietro doveva ancora arrivare: a fine torneo il padre Poggio gli aveva presentato il suo eroe Giuliano che aveva detto al ragazzino: “tu diventerai un cavaliere e sarò io il tuo maestro”.
Purtroppo nella splendida Firenze, la famiglia dei Pazzi, che covavano rancore e odio verso i Medici, stavano complottando contro la famiglia rivale per prendere il potere.
L’autore del commissario romano Marcello Sangermano e dell’Ispettore della squadra mobile genovese Marco Canepa, dimostra anche in questo avvincente volume la sua abilità introducendo i giovani lettori a un episodio cruciale della storia di Firenze. Nelle pagine, arricchite da accattivanti illustrazioni, spicca il mecenate, poeta e umanista Lorenzo, il quale aveva intuito che per essere amato dal popolo, l’uomo di potere deve saper dare. Questa era sempre stata una delle sue massime di vita che avrebbe sempre dato ottimi risultati.
"Chi vuoi esser lieto sia! Del domani non c’è certezza", commentò il Magnifico.
Due ragazzi nella Firenze dei Medici
Amazon.it: 11,40 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Due ragazzi nella Firenze dei Medici
Lascia il tuo commento