Due vite una ricompensa
- Autore: Stefano Ferri
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mursia
- Anno di pubblicazione: 2024
Stefano Ferri vive a Milano. Nel 2004 ha ricevuto il Premio Hilton per il giornalismo in turismo d’affari e nel 2006 il Premio Italia for Events per la stampa di settore. Nel 2022 gli è stata assegnata la menzione al TTG Star Award e nel 2023 è stato inserito fra i cento personaggi più influenti della meeting industry mondiale. Con la casa editrice Mursia ha pubblicato Crossdresser. Stefano e Stefania, le due parti di me (2021). Ora torna in libreria con un romanzo di grande intensità intitolato Due vite, una ricompensa, edito sempre da Mursia nel 2024.
Il libro inizia con una vicenda ambientata nell’anno Mille in uno sperduto feudo di Lombardia, con la storia del contadino Guglielmo. La sua vita è stata completamente stravolta dalla grave malattia della moglie; per curarla è costretto a vendere il poco che ha e ora non sa più come sfamare i bambini. Ed si dà il caso che esista un cereale, venuto da chissà dove e datogli a bassissimo costo, che prende sapore e consistenza se al brodo si aggiunge il midollo di bue. Quel cereale è il riso che, unito all’osso di bue e allo zafferano, viene a costituire il risotto alla milanese; una pietanza che allora era a basso costo e che costituisce il mezzo di sostentamento principale di una famiglia in grave difficoltà.
In un baleno il riso fu pronto e le ciotole piene. Guglielmo collocò al centro del tavolo uno dei tagli dell’osso, e senza pensarci, sull’onda della pura emozione, ne raschiò il contenuto buttandolo nel riso e amalgamando come meglio poteva. Era stato lo stesso prevosto a dirgli che a rendere immangiabile il riso altro non era che la sua incapacità di cucinarlo. Ora aveva l’occasione di rimediare all’errore.
Così si fa un salto temporale di cinque secoli e successivamente siamo trasportati al tempo della costruzione imponente del Duomo di Milano. All’interno della “fabbrica”, un pittore inizia a usare lo zafferano come tintura per avere delle sfumature di colore particolari, usate nella realizzazione degli affreschi e di alcune vetrate. Ma siamo nel 1576/77 e uno spettro sta per abbattersi anche all’interno di così tanta bellezza: è la Peste, che porta conseguenze a tutti i costruttori, siano essi personaggi storici di serie A e di serie B. Così il cardinale Borromeo diventa una figura emblematica non soltanto a Milano ma anche fuori dalla città, anzi diventa proprio un’icona a cui fare riferimento.
Non soltanto prima della Peste, sempre a Milano, il pittore Filippo, su consiglio dello stesso, aveva usato nel preparare il suo banchetto nuziale una particolare spezia, che da rossa diventava gialla con l’aggiunta dell’acqua. Così da uno scherzo spunta il tocco definitivo per una ricetta perfetta, così come è ancora oggi. Per non parlare del lancio del riso ai matrimoni, come buon augurio di una perfetta riuscita dello stesso, inventato dallo stesso cardinale Borromeo.
Tutti i racconti contenuti in Due vite, una ricompensa hanno in comune il riso e lo zafferano e diventano simbolo di una storia splendida, che l’autore racconta con particolare enfasi letteraria.
Il libro si legge d’un fiato, composto da racconti brevi e ritmo veloce. Sono tutti microepisodi che ricostruiscono la ricetta famosa del risotto alla milanese, tra realtà storica e invenzione, che catturano e incuriosiscono il lettore che nulla sa di questo tema. Una lettura curiosa, particolarmente consigliata a chi ama il romanzo storico e non solo, ma anche a chi si dedica alla cucina, e in particolare a chi ama quel cereale importante e di uso comune che è il riso.
Due vite una ricompensa
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Un libro perfetto per...
A chi ama il risotto alla milanese, e vuole saperne di più sulla sua genesi.
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