Nel pomeriggio di lunedì 30 giugno, nella sua casa romana, si è spenta all’età di 91 anni la poetessa Maria Luisa Spaziani, a pochi giorni dalla conclusione del premio Strega, di cui è stata a lungo protagonista. Nell’ormai imminente serata di giovedì 3 luglio, verrà sicuramente ricordata a Villa Giulia. Maria Luisa Spaziani ha affiancato, donando continuità all’evento, le due madrine storiche del premio, Maria Bellonci e Anna Maria Rimoaldi, in occasione del quale varcava la scena della vita letteraria romana.
Chi era Maria Luisa Spaziani - Considerata l’ultima “poeta” di un Novecento letterario ormai perduto, nonché custode dell’eredità di Montale, di cui fu molto amica, ha vissuto relazioni intellettuali che hanno scavalcato i confini della Nazione. Torinese di nascita, Maria Luisa Spaziani proveniva da una famiglia borghese di industriali. A soli diciannove anni aveva diretto la rivista “Il dado”. Poco prima di morire, un’entusiasta Virginia Woolf le aveva inviato un capitolo del romanzo “Le onde”, con una dedica autografa, dove riconosceva l’importanza del ruolo che già la futura poetessa aveva iniziato ad esercitare.
Nel 1949, durante una conferenza al teatro Carignano di Torino, conosce Eugenio Montale. Inizia così un sodalizio intellettuale, caratterizzato da una stretta amicizia, testimoniata da 360 lettere del poeta e dal volume di scritti autobiografici della stessa Spaziani, “Montale e la Volpe” uscito nel 2011, in cui compare il nomignolo affettuoso col quale Montale amava chiamare la poetessa. Lei è già legata allo studioso Zolla, lui a “Mosca”, ovvero la moglie storica Drusilla Tanzi. Il rapporto fra Montale e Spaziani si ripercuote sulla produzione letteraria del poeta e nelle rispettive vite private. In seguito, lei sceglie di trasferirsi a Roma col marito e qui rimarrà fino alla fine.
“Con Montale siamo stati vicini per quindici anni, dal febbraio del 1949. Non abbiamo mai vissuto insieme, anche se insieme abbiamo fatto molti viaggi”.
Dal 1982 Maria Luisa Spaziani è stata presidente, dopo averlo fondato nel 1978 per onorarne la memoria, del Centro Internazionale Eugenio Montale e del premio Montale di poesia.
“Avrei tanto voluto che fosse qui”
aveva dichiarato nel 2012, alla sua festa dei 90 anni, in riferimento proprio a quell’amico “speciale” il cui rapporto, mai ben definito, si era esaurito tanti anni prima.
Le opere di Maria Luisa Spaziani - La scrittrice è stata anche autrice di saggi, traduzioni, opere teatrali e di narrativa. L’ultima fatica, “L’incrocio delle meridiane”, era uscita nel 2009 e ora la poetessa stava ultimando un’altra raccolta. L’amore per la poesia l’ha portata a essere produttiva fino alla fine. Le sue erano liriche eleganti, spesso tendenti al tono alto.
I funerali si terranno mercoledì 2 luglio alle ore 11 a Roma, nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo. La poetessa lascia la figlia Oriana e la sorella Bianca. Una figura di intellettuale di altri tempi, di quelle che quando se ne vanno sentiamo di avere perso qualcosa di insostituibile.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: È morta Maria Luisa Spaziani, la poetessa custode dell’eredità di Montale
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