Martedì 7 ottobre 2014 è morto ad Amburgo il giornalista e scrittore tedesco Siegfried Lenz. Aveva 88 anni e a darne il triste annuncio è stato il suo editore Hoffmann und Campe.
Nato nel 1926 a Lyck, un tempo Prussia orientale, oggi Polonia, fu soldato e prigioniero di guerra. In seguito si stabilì ad Amburgo, dove per due anni fu redattore capo del quotidiano “Die Welt”. Ha fatto parte del Gruppo 47, ovvero un movimento culturale avente come scopo di riportare in auge la cultura tedesca, per troppo tempo bistrattata e oppressa dal nazismo. Insieme con lui, personalità eccellenti, quali Gunter Grass, Heinrich Boll, Erich Fried e Hans Magnus Enzensberger.
I suoi libri sono stati tradotti in una ventina di lingue e venduti nel mondo in oltre 25 milioni di copie. Numerosi sono i premi e i riconoscimenti dei quali è stato insignito, fra cui il Premio Nonino nel 2010, su indicazione del germanista Claudio Magris. Si ricordano poi il Premio Lessing, il Premio città di Brema, una laurea ad honorem dell’Università di Amburgo nel 1979, il Premio Andreas Gryphius, il Premio Thomas Mann, il Premio Goethe di Francoforte e la cittadinanza onoraria di Amburgo nel 2003.
Nel 1951 esordì con “C’erano sparvieri nell’aria”, ovvero una parabola sull’apparato repressivo del potere. Nel 1953 fu la volta di “Duello con l’ombra”, una storia sul sentimento di colpa dei tedeschi, e nel 1957 “L’uomo nella corrente”. Nel 1968 diede alle stampe il suo libro più famoso, “Lezione di tedesco”, pubblicato nel 2006 da Neri Pozza, ovvero una pungente critica alla Germania nazista.
Lenz fu un prolifico autore di romanzi, racconti, saggi e pieces teatrali.
Con il suo stile realistico, pregno di coloriture aneddotiche, se ne va uno dei narratori più importanti della letteratura tedesca contemporanea.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: È morto Siegfried Lenz: autore di “Lezione di tedesco”, aveva 88 anni
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