E qualcosa rimane di Nicoletta Bortolotti

Nicoletta Bortolotti ha una scrittura che prende, che avvolge e che travolge. Uno stile narrativo il suo, che è pura armonia, che regala una buona dose di musicalità al testo, donando al lettore un libro che non annoia, dove tutto è ben incastonato e nulla è lasciato al caso.
E qualcosa rimane (Besa Muci, 2020) vede protagoniste Viola e Margherita, due sorelle tanto diverse tra loro. Le donne sono nate in una famiglia unita da profonda stabilità. I genitori si amano, tutto è contorniato da grande felicità, ma improvvisamente tutto cambia, ogni cosa si sgretola e così anche Viola. Quella sorella così forte, così energica, piena di brio decide di allontanarsi dalla famiglia, di vivere da tutt’altra parte. Lo fa per ben otto lunghi anni, fino a quando non decide di tornare e contattare Margherita per chiederle di trascorrere del tempo insieme, al mare. Non è un invito casuale, non è senza motivazione. Viola deve consegnare a sua sorella un segreto che riguarda la loro famiglia. Ed è partendo da questo che si sviluppa una trama fortemente compatta e avvincente.

Bortolotti racconta di donne ed esattamente di tre generazioni femminili. Narra di famiglia e dinamiche famigliari, che per quanto possano essere complicate e conflittuali rimangono di fondamentale importanza per ogni persona.
L’autrice non appesantisce mai la narrazione con emozioni di compatimento o con espressioni giudicanti. Il suo racconto sembra quasi essere sopra le parti, lasciando le storia svincolata da ogni visione soggettiva. Sembra quasi che Bortolotti voglia dare al lettore la possibilità di interagire con il racconto, di farsi una propria idea e dare una propria opinione.
Bella la capacità descrittiva dell’autrice, carica di dovizia di particolari. I personaggi sono ben delineati, i luoghi ben descritti e si può, senza dubbio alcuno, affermare che la scrittura di Bortolotti sia particolarmente evocativa.

Insomma, E qualcosa rimane è un libro consigliato a chiunque voglia una bella lettura, ma non solo. Il romanzo di Bortolotti è carico di significato e offre molti spunti di riflessione. Invita a non perdere mai la speranza, a tenere ben stretti i legami familiari e a non dimenticare mai quanto la famiglia sia fondamentale e importante nell’esistenza di tutti noi.