Elisabetta di York. L’ultima rosa bianca
- Autore: Alison Weir
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Neri Pozza
- Anno di pubblicazione: 2023
Elisabetta di York. L’ultima rosa bianca (Neri Pozza 2023, titolo originale Elizabeth of York. The last White Rose, traduzione di Chiara Brovelli) di Alison Weir, è dedicato alla figura di Elisabetta di York (11 febbraio 1466 – 11 febbraio 1503) regina consorte d’Inghilterra avendo sposato Enrico VII dal 1486 fino alla morte nel 1503.
Dio veglia su di noi, bambina, non dubitarne mai. Provvederà a quel che ci serve.
Mentre osserviamo il ritratto di Elisabetta di York nella copertina di questa accurata biografia, frutto di una ricca documentazione storica, proviamo una spontanea ammirazione per questa donna straordinaria, vissuta secoli fa, che ha inciso sulla monarchia inglese. Infatti, storicamente Elisabetta di York ebbe un ruolo molto importante. Figlia, sorella, nipote, moglie, madre e nonna di re, rispettivamente nelle persone di Edoardo IV, Edoardo V, Riccardo III e Enrico VII, è l’antenata di tutti i sovrani succedutisi sul trono inglese dal 1509, di tutti i monarchi scozzesi dal 1513, e di ogni monarca britannico dal 1603. Sarebbe dovuta essere la prima sovrana a regnare, ma nel Quattrocento in Inghilterra era impensabile che governasse una donna, poiché si riteneva che andasse contro la legge di Dio e della Natura il fatto che potesse esercitare il dominio sugli uomini.
Elisabetta visse in un periodo turbolento della storia, che vide l’inizio della transizione dal mondo medioevale a quello moderno e fu strettamente imparentata con alcune delle figure più controverse d’Inghilterra, tra cui Riccardo III, Enrico VII, Enrico VIII e i Wydeville, la famiglia di sua madre.
Appassionata e intraprendente nell’operare dietro le quinte per diventare regina, Elisabetta, l’ultima Rosa Bianca, nata nel Palazzo di Westminster nel febbraio del 1466, primogenita di Edoardo IV d’Inghilterra e di Elisabetta Wydeville. era stata battezzata nell’Abbazia di Westminster, madrine le nonne Cecily Neville e Giacometta di Lussemburgo, padrino il cugino Richard Neville, XVI Conte di Warwick.
Al momento della reale nascita in Inghilterra infuriava da dieci anni la “Guerra delle due rose” sanguinosa lotta dinastica combattuta tra il 1455 e il 1485 tra due diversi rami della casa regnante dei Plantageneti: i Lancaster e gli York. Il casato dei Lancaster occupava il trono, quello degli York vantava la discendenza diretta dai Plantageneti e quindi rivendicava la sovranità sull’Inghilterra. Quando Edoardo morì nell’aprile del 1483, gli succedette il figlio tredicenne Edoardo V d’Inghilterra, ma poiché era troppo giovane per regnare in autonomia, lo zio Riccardo di Gloucester divenne reggente. Ma il famigerato Riccardo, assetato di potere mirava al trono, e avrebbe fatto di tutto per ottenerlo, anche eliminare i propri nipoti.
Elisabetta, bella, giovane e intelligente si sarebbe trovata al centro dello scontro fra York e Lancaster, usando doti di lungimiranza, pazienza e tenacia, tipiche delle donne. Qualità che si sarebbero riverberate nella nipote, la prima donna della dinastia Tudor a salire al trono: Elisabetta I.
Ma alla fine la fortuna mi ha favorito.
ELISABETTA DI YORK L’ULTIMA ROSA BIANCA
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