Eloisa e Abelardo
- Autore: Manuela Raffa
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2019
“Storia di un amore” è il sottotitolo del volume “Eloisa e Abelardo” (Piemme 2019) di Manuela Raffa, che rievoca la tragica storia d’amore ambientata nell’anno Mille tra Eloisa (Parigi, 1092 circa – Ferreux-Quincey, 16 maggio 1164) religiosa, badessa e letterata, e Pietro Abelardo (Le Pallet, 1079 – Chalon-sur-Saône, 21 aprile 1142) filosofo, teologo e compositore.
Sono nato a Le Pallet, una cittadina sui confini della Bretagna Minore a circa otto miglia a est di Nantes. La natura della mia terra e lo spirito vivace dei miei antenati mi donarono ingegno e predisposizione per gli studi letterari”. Da “Le Lettere di Abelardo ad Eloisa.
Il giovane Pietro Abelardo aveva deciso di rinunciare al suo diritto di primogenitura. Il suo più grande desiderio era viaggiare per incontrare i maestri più famosi e carpire la loro conoscenza. Il ragazzo non voleva succedere al padre nella direzione del castello e della comunità, perché sentiva di non essere la persona giusta a ricoprire quel ruolo. Pietro Abelardo era fatto per lo studio, anzi lo bramava, per i libri, troppo forte era il suo desiderio di conoscenza. Sarebbe diventato uno studioso, un filosofo. “Uno dei più grandi che la storia avesse mai visto”.
Viveva allora a Parigi una giovane di nome Eloisa, nipote di un canonico, Fulberto. Poiché egli l’amava profondamente, cercava in ogni modo di farla progredire in tutti i campi delle lettere e della cultura. Se per aspetto non era tra le ultime, per la profonda conoscenza delle lettere era la prima; ella godeva di grande prestigio perché è molto raro trovare in una donna una simile conoscenza delle discipline letterarie. Per questo il suo nome veniva ripetuto in tutta la Francia
Così si legge ne “Le lettere di Abelardo ed Eloisa”. Eloisa, dotata di una fervida intelligenza, era stata affidata al canonico di Notre Dame Fulberto, fratello di sua madre. Dapprima la ragazza aveva studiato nel convento di Argenteuil dove aveva appreso la grammatica, l’arte della retorica, geometria, astronomia, latino, greco ed ebraico. Studiare per Eloisa era l’unico modo per uscire metaforicamente dalle tetre mura del convento. Quando Fulberto la invitò a raggiungerlo a Parigi per vivere con lui, Eloisa era già un’erudita, una giovane donna fuori dal comune. Pietro Abelardo, logico e teologo di fama europea, chierico e canonico della cattedrale di Parigi, quando incontra Eloisa intorno al 1117, Fulberto ha concesso alla nipote una vera istruzione con il maestro più celebre di quel periodo, si mostra dapprima diffidente con Eloisa. Quest’ultima, conosciuta per la sua vasta cultura letteraria, non esita a sfidare il suo maestro sul suo stesso terreno. Dalla sfida all’amore il passo è breve, ecco nascere una passione totale dal tragico epilogo che nel corso dei secoli ha ispirato l’arte e la letteratura.
Nulla può inquinare l’anima se non ciò che viene dall’anima.
L’autrice milanese, dopo aver brillantemente esordito con “Francesca” (Piemme 2017) biografia romanzata della vita di Francesca da Rimini, rievoca un’altra figura di donna indimenticabile. La bravura di Manuela Raffa è stata quella di aver saputo porre Eloisa sotto una luce diversa, non più nel cono d’ombra di Abelardo. Nelle pagine finali del romanzo, dove si nota la perfetta ricostruzione storica, l’autrice, tra le altre cose, scrive che Eloisa come Francesca da Rimini è:
una figura rara, che spicca in un periodo dove la voce delle donne era soffocata e veicolata da quella degli uomini.
Eloisa e Abelardo. Storia di un amore
Amazon.it: 7,40 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Eloisa e Abelardo
Lascia il tuo commento