Endurance. L’incredibile viaggio di Shackleton al Polo Sud
- Autore: Alfred Lansing
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: TEA
Era il lontano 1 agosto 1914, tre anni dopo la conquista del Polo Sud da parte del norvegese Amundsen, quando ventisette uomini salparono dal porto di Londra alla volta dell’Antartide con lo scopo di attraversare il continente da est ad ovest. Già reduce di altre due spedizioni nel continente di ghiaccio, il capitano Ernest Shackleton insistette al fine di portare a termine la sua terza impresa.
Dopo cinque mesi di navigazione, la nave Endurance, un veliero a tre alberi di 320 tonnellate di stazza, raggiunse il Mare di Weddel e lì vi rimase incagliata. Per mesi andò alla deriva sino a quando venne deciso di abbandonarla. Impossibilitati nel restare altro tempo sul pack che iniziava a sciogliersi, gli impavidi esploratori dovettero cercare un’altra soluzione per sopravvivere a quell’impresa mortale: raggiungere la vicina Elephant Island nel tentativo di chiamare soccorsi. Ma l’isola, completamente ricoperta dal ghiaccio e priva di qualsiasi insediamento umano, non offrì loro la salvezza ma solo un temporaneo sito sul quale “svernare”. Fu a quel punto che Shackleton prese un’ultima, definitiva decisione, con l’unico intento di riportare in patria i suoi uomini. Accompagnato da cinque compagni fidati tra i quali Frank Worsley, comandante della nave, mise in acqua la scialuppa James Caird per compiere l’epico e “impossibile” viaggio di 700 miglia da Elephant Island alla Georgia del Sud, attraversando lo Stretto di Drake, uno dei tratti di mare più burrascosi di tutto il pianeta. L’impresa si rivelò una delle più epiche nella storia delle esplorazioni: nessuna imbarcazione di analoga stazza (7 metri per 2) aveva mai dovuto affrontare acque simili, ma Frank Worsley non era un comandante come tanti, e con i modesti strumenti dell’epoca (Portolano, bussola e sestante) riuscì a calcolare con precisione la rotta portando la barca e il suo equipaggio a destinazione dopo quindici giorni di navigazione massacrante. Una volta raggiunta l’isola, per i sei uomini le fatiche non finirono: la Georgia del Sud, infatti, è un territorio molto aspro e scosceso, attraversato da catene montuose che si innalzano per quasi 3000 metri. Shackleton, Worsley e Crean (secondo ufficiale) oltrepassarono le montagne giungendo, dopo altre innumerevoli agonie, alla parte nord dell’isola, sede della stazione baleniera di Stromness. Il nome di Shackleton e dei suoi uomini è rimasto nei libri di storia non tanto per la spedizione dell’Endurance, che comunque rappresenta un fondamentale pezzo della storia della navigazione, ma per quella della James Caird. Dopo quattro mesi in preda alla disperazione, alla fame, al freddo e in attesa di un miracolo, i 22 uomini rimasti ad Elephant Island vennero tratti in salvo.
Alfred Lansing ha creato un romanzo stravolgente che, scritto in modo fluente e rapido, lascia il lettore incollato alle pagine e immerso totalmente nelle vicende di quegli uomini coraggiosi e audaci. Testimonianza di un’impresa epocale, permette di comprendere quanto l’uomo sia in grado di superare se stesso, quanto egli cerchi ininterrottamente il limite del suo essere e quanto riesca a raggiungere una meta prefissa, anche quando questa pare impossibile da raggiungere; forse perché, in fin dei conti, niente è davvero impossibile.
Endurance. L'incredibile viaggio di Shackleton al Polo Sud
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Una storia che sottolinea come la volontà dell’uomo riesca a risultare determinante in situazioni estreme come quella narrata nelle pagine di "Endurance".
Incredibile davvero.
Grazie Margherita per le belle parole spese nel presentare una trama toccante e "sincera".
Molto interessante. Non sono esperta di romanzi o saggi che parlano di esplorazioni, e devo dire che conoscere attraverso la recensione questa storia ai limiti dell’incredibile mi ha colpito molto. Forse hai ragione tu, nulla alla fin fine è davvero impossibile.
Grazie mille per questo prezioso consiglio (non solo di lettura)