Eretici!
- Autore: Steven Nadler e Ben Nadler
- Genere: Fumetti e Graphic Novel
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Carocci
- Anno di pubblicazione: 2017
A partire dalle (ri)letture semiologiche di Umberto Eco, il fumetto si è affrancato dal pregiudizio di genere (basso), acquisendo statuto para-letterario. Alle nostre latitudini, e sul piano dell’immaginario culturale-popolare, è andata più o meno così: dismessi i panni di lettura adolescenziale e/o di mero intrattenimento, il medium-fumetto diventa mezzo trasversale, possibile tramite di comunicazione significativa. Metti l’abbrivio con la filosofia agevolato da Steven Nadler (docente e noto studioso di Storia della Filosofia Moderna) e Ben Nadlder (illustratore) nel vigoroso ““Eretici! I meravigliosi (e pericolosi) inizi della filosofia moderna” (traduzione di Anna Maria Paci per Carocci, 2017): si impone a tutti gli effetti come manuale di filosofia (certo non del tipo precettistico-convenzionale).
Un insolito campo lungo su una stagione prodroma del pensiero filosofico così come oggi lo pratichiamo (?). Dopo il seminale periodo dei fisiocrati greci (IV-V secolo a.C.), il Seicento è da considerarsi infatti, a buon diritto, il secolo filosofico foriero di riflessione antidogmatica sulle leggi che governano la natura (leggi realtà). Con la prerogativa aggiunta della destituzione dell’apriorismo metafisico come sola chiave interpretativa. Alla luce di questo diffuso approccio speculativo, trovo che “Eretici!” sia un titolo molto efficace per restituire l’ardimento proto-illuminista – mi viene da scrivere - e l’esprit contro-tendente (ai diktat del potere ecclesiastico, in primis) di molti filosofi dell’epoca (Bacon, Descartes, Galilei, Hobbes, Locke, Leibniz, More, Newton, Pascal, Spinoza, Voltaire, fra gli altri).
Come anticipato in premessa dagli stessi autori:
“Malgrado le molte differenze, questo eterogeneo e assai litigioso gruppo di filosofi condivideva alcuni assunti fondamentali. Essi credevano che l’approccio medievale nel conferire un senso al mondo (con le sue forme spirituali e i suoi poteri occulti, la sua strenua difesa della dottrina cristiana e la devozione spesso acritica alle teorie di Aristotele e Platone) non funzionasse più e che fosse necessario sostituirlo con modelli di pensiero più utili e indipendenti sotto il profilo intellettuale”.
Ultima cosa: “Eretici!” si apre con un prologo ideale: Roma 1600, si legge sopra e sotto l’iconica silhouette del Colosseo. Si volta pagina e c’è Giordano Bruno divorato dalle fiamme.
“Il Seicento non iniziò nel migliore dei modi per la filosofia. Giordano Bruno insegnava che la terra non è il centro dell’universo. E che le stelle sono soli attorno a cui orbitano i pianeti. Anche la sua visione politica e teologica era molto eterodossa. L’inquisizione romana lo dichiarò eretico e lo condannò a morte. Il 17 febbraio 1600, a Campo de’ fiori in Roma, Giordano Bruno fu bruciato vivo sul rogo”.
È una storia conosciuta, ma troppo spesso dimenticata. Bello che Steven Nadler e Ben Nadler muovano da essa per la loro densa e immaginifica escursione a fumetti sul pensiero pre-moderno. L’augurio è che una graphic novel di tale peso specifico possa arrivare a quanti più lettori, e aprire loro gli occhi, se non proprio le menti.
Eretici! I meravigliosi (e pericolosi) inizi della filosofia moderna
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