Ero dietro di te
- Autore: Nicolas Fargues
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Nottetempo
- Anno di pubblicazione: 2008
In un matrimonio consolidato anche dalla presenza di figli, il tradimento è in genere la causa – apparente – attraverso la quale si arriva alla dissoluzione di un rapporto già alla deriva.
L’atto del tradire è azione che genera sensi di colpa, spesso chi perpetra un tradimento nei confronti della persona amata, si addossa peccati ancestrali. Essere traditi, invece, genera insicurezza e sfiducia: chi subisce un tradimento entra in un meccanismo di auto commiserazione, subendo al contempo il confronto distruttivo con la ‘terza’ persona entrata così drasticamente nella coppia.
Questa in sintesi l’analisi del rapporto di coppia elaborata dall’autore. Lui, un uomo francese dal carattere mite e fin troppo accondiscendente tanto da trasformarsi presto in un inutile suppellettile attraverso un volontario atteggiamento di auto-castrazione; lei una donna africana forte e dall’indole passionale, talvolta aggressiva, che ha perso attrazione per un marito sempre più debole, una donna che per rivalsa prende il sopravvento attraverso un dispotismo psicologico tipicamente femminile.
Equilibri che probabilmente all’inizio di un rapporto determinano la buona riuscita dell’impasto ma che andando avanti si snaturano, cadendo in incontrollati eccessi, sfaldandosi addosso alle rocce impervie del quotidiano nella graduale perdita dell’identità individuale che spesso avviene all’interno dei rapporti matrimoniali.
Nel monologo rappresentato nel libro “Ero dietro di te”, il protagonista si domanda, si risponde, analizza, trova cause e ragioni, piange e ride di sé, e infine si assolve, recuperando se stesso e la capacità di tornare a vivere a trent’anni una nuova esistenza. Il tutto riassumendo nella medesima persona entrambe le casistiche del tradimento con le sue diverse conseguenze.
Rappresentando l’ineluttabilità dell’amore, la giovane donna fiorentina che gli fa recapitare il biglietto con su scritto la frase Ero dietro di te è l’incontro salvifico che spesso il destino riserva a chi ha urgenza di ricominciare a respirare dopo anni di apnea.
Ironico, divertente, a tratti grottesco, il racconto di Nicolas Fargues coinvolge il lettore trasformandolo nel destinatario primo della confessione del protagonista, al quale non viene chiesto giudizio bensì l’unica cosa in grado di umanizzare un rapporto di scambio: l’ascolto. Che sia stato tradito o che abbia tradito non ha importanza, che sia uomo o donna non conta: la natura umana è incompleta e intrisa di debolezze, l’amore che rinasce in età matura e la capacità di ridere di se stessi sono senz’altro i rimedi migliori per una crescita indispensabile.
Al di fuori del monotematico argomento del tradimento, un paio di riflessioni meritano particolare attenzione: la constatazione delle peculiarità di un popolo viste dal di fuori (l’italianità è così ben resa dall’autore francese da rappresentare una vera e propria iniezione di fierezza nazionalistica) nonché la rivelazione che l’ombelico del mondo non risiede nel proprio microcosmo, bensì in quei luoghi palpitanti di umanità, dalle civiltà antichissime, che spesso corrispondono al sud del mondo.
Sfondare i propri confini territoriali per entrare con una visione ampia – anche se breve – all’interno di realtà che non ci appartengono somiglia allo stesso concetto del superamento dei propri limiti per entrare nella sfera dell’altro, pratica necessaria per l’acquisizione della consapevolezza rispetto a sé e agli altri.
Ero dietro di te
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