Eyes Wide Shut, il celebre film di Stanley Kubrick, è stato tratto da un libro scritto da un autore del Novecento, Arthur Schnitzler, che con il suo celebre “Doppio sogno” è riuscito svelare i turbamenti profondi dell’anima umana, criticando nel contempo gli usi e costumi degenerati della Vienna del suo tempo.
Da questo libro Kubrick ha tratto spunto per registrare il film "Eyes Wide Shut", uscito nelle sale nel 1999. Tale film, a mio avviso, è stato troppo banalizzato dalla critica comune.
“Eyes Wide Shut” non parla solo di sesso e di costumi sociali troppo licenziosi, non parla solo di uomini al potere che per fronteggiare la noia di tutti giorni mettono in atto delle orge che si celebrano come veri e propri riti esoterici di gruppo.
Il senso comune ha dato quest’interpretazione che, a mio avviso, banalizza molto il film.
Kubrick, secondo la mia interpretazione, ha voluto con il film riprendere la critica che Arthur Schnitzler fece agli uomini del suo tempo, i cui costumi rappresentavano la loro decadenza morale, ma non solo. Il grande Maestro ha sviluppato questa tematica inserendola nel contesto contemporaneo, fatto di omologazione e conformismo di massa. Se si guarda il film senza farsi distrarre eccessivamente dalle scene spinte, che altro non spiegano se non lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo (homo homini lupus direbbe Thomas Hobbes), si scopriranno messaggi interessanti e si ricaveranno da essi interpretazioni più dettagliate.
Il protagonista, il Dott. William "Bill" Harford, interpretato da Tom Cruise, che nel libro è il medico Fridolin, dopo aver preso consapevolezza delle difficoltà della sua vita matrimoniale, si reca, invitato da un amico, in un luogo che rappresenta un non-luogo, dove le persone sono non-persone.
In questo posto uomini molto potenti praticano atti sessuali di gruppo, corredati da riti quasi misterici.
E’ interessante, a mio avviso, interpretare il modo in cui le "persone non-persone" vengono rappresentate in un questo posto, dove tutti, prostitute e potenti, indossano una maschera. Questo aspetto è a mio giudizio significativo: la maschera, in questo caso, non significa solo falsità, ma anche disumanità.
La persone mascherate rappresentano la condizione dell’uomo moderno, che non può estrinsecare se stesso, perché è inglobato nell’omologazione di massa ed è costretto a seguire i diktat che il potere impone.
L’essere umano perde così la sua vera identità, diventano uomo di massa, senza volto, mera maschera di se stesso.
Analizziamo poi anche le prostitute. Quest’ultime indossano solo degli slip succinti e uno sguardo non banale nota subito che i loro corpi sono tutti uguali, belli, ma tutti uguali.
Tali corpi rappresentano magnificamente la condizione in cui versano le persone della nostra epoca, che stanno diventano tutte uguali sia emotivamente che fisicamente:
- emotivamente, perché il potere impone dei bisogni unici per tutti (ricordo che la prima fase del processo di Marketing è la "creazione del bisogno"). Se tutti desiderano le stesse cose, tutti diventano emotivamente uguali, mescolati in una massa che nulla ha di umano;
- fisicamente, i corpi delle mercenarie sono tutti uguali e rappresentano la nostra anima, sempre più conformista. I loro seni, i loro sederi, le loro gambe sono identici fra loro. Queste donne potrebbero distinguersi attraverso il loro volto, che infatti viene coperto dalla maschera.
Le prostitute, in sostanza, rappresentano l’uomo di massa, disposto a vendersi al potere per ottenere inutili beni di consumo, per avere i quali rinuncia alla sua identità particolare, alla sua anima, al suo volto, alla sua personalità.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Eyes Wide Shut: il film di Stanley Kubrick tratto dal libro “Doppio sogno” di Arthur Schnitzler
un film vecchio già alla sua uscita. l’avesse fatto un’altro nessuno si sarebbe sperticato, ma contestare kubrick è un sacrilegio (oggi lo è contestare tarantino).