Faccetta nera di Arrigo Petacco

La nostra storia. “La storia, mitica ed effimera, dell’impero coloniale di Mussolini e delle vicende che portarono alla sua fondazione.” così si legge sulla quarta di copertina di "Faccetta nera" di Arrigo Petacco.

Abissinia. Una parola che decenni fa significava qualcosa, oggi per i più è un termine altisonante per indicare una nazione che ha cambiato nome.
Un po’ come Costantinopoli e Istanbul. Eppure quella parola possiede una potenza evocativa che poche altre possono vantare.
Un’opportunità, un sogno, un orizzonte nuovo che appariva con le forme sinuose e ammaliatrici di una promessa. Mai mantenuta, purtroppo.
Mussolini aveva visto qualcosa e aveva lanciato l’Italia in una missione facile, sulla carta. Ma la teoria è una cosa e la pratica ama sovvertire i pronostici, si sa.

Un libro che parla di cose che già sappiamo o che credevamo di sapere.
Un libro che parla di noi, anche se, all’epoca, non eravamo nati e forse non lo erano nemmeno i nostri genitori.
Arrigo Petacco scrive di noi con classe e determinazione, senza indorare la pillola. Pagine scritte con una penna che sa di vero, pagine che scivoleranno tra le dita, pagine che rileggeremo.
Forse non domani, magari fra qualche anno, ma il richiamo sarà forte, credetemi.