Fair Play
- Autore: Tove Jansson
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Iperborea
- Anno di pubblicazione: 2017
Uno dei modi efficaci tra i vari possibili in letteratura per raccontare storie, è quello di lasciare che le parole stimolino il lettore creando un’immagine, sviluppando riflessioni, creando emozioni, senza tuttavia descrivere minuziosamente le situazioni ma tratteggiando un’atmosfera affascinante, in cui anche il silenzio parla e sa trasmettere idee forti, destinate a rimanere impresse nella nostra mente e nel nostro cuore.
Tove Jansson, autrice finlandese appartenente alla minoranza di lingua svedese della sua nazione, si distingue, nelle sue opere non particolarmente lunghe, per la sua capacità di condensare con sapiente abilità, leggerezza e profondità, ironia e drammaticità, dolore e gioia.
“Fair play” (titolo originale dell’opera Rent spel, pubblicato in Finlandia nel 1989 e in Italia nel 2017 da Iperborea) è un libro che racconta una storia d’amore che funziona, tra due donne diverse tra loro, eppure capaci di essere in sintonia su tanti aspetti, capaci di rispettare le diverse esigenze e i rispettivi spazi, senza mai limitare troppo la libertà reciproca.
Mari è un’illustratrice e scrittrice, testarda, curiosa e sognatrice che si pone domande. Jonna è una scultrice e intagliatrice di legno, determinata, pratica ma anche molto creativa, ama il cinema, guarda film insieme alla sua compagna, gira per il mondo con la sua cinepresa Konica cercando sempre pellicole Kodak, per catturare la realtà del mondo; trova sempre risposte ad ogni problema e domanda che la vita le pone. Le due donne vivono durante l’anno a Helsinki dove hanno due atelier ai capi opposti di un grande edificio e d’estate insieme, in casetta su un’isola della costa finlandese. “Fair play” è in gran parte autobiografico e racconta della lunga relazione durata oltre quarant’anni tra Tove Jansson e la sua compagna di vita, l’artista finlandese Tuulikki Pietilä. Le due hanno realizzato insieme la Moominhoue, dedicato alle celebri creature che hanno reso famosa nel mondo Tove Jansson, che è possibile visitare nel Museo di Tampere, in Finlandia.
In realtà “Fair play” ha un carattere che va ben oltre l’elemento autobiografico con uno sguardo profondo sulla realtà della vita che solo i grandi autori sanno avere. Questo libro è difficile da inquadrare in un genere preciso perché è un po’ un romanzo, ma potrebbe essere considerato una raccolta di racconti perché, pur avendo un filo conduttore, ognuno dei diciassette capitoli può essere letto per conto suo, con le due donne protagoniste alle prese con situazioni diverse, nuove avventure o semplicemente nella loro quotidianità. A tal proposito merita una piccola riflessione il vissuto quotidiano delle due protagoniste che conoscono bene loro stesse e le rispettive famiglie d’origine, le quali riescono anche nell’apparente monotonia di una singola giornata a riempire il loro tempo con uno sguardo sempre nuovo, originale, libero sulla realtà che le circonda rendendo la loro vita una straordinaria avventura. Possono non parlarsi ma da uno sguardo, da un piccolo gesto, dai loro silenzi si capiscono molte cose o il lettore ha comunque la curiosità e il desiderio di porsi domande e darsi delle possibili risposte. Il gioco chiaro, trasparente, corretto, che da il titolo al libro non è altro che il rapporto libero tra le due donne che, pur nelle difficoltà che la convivenza e quasi un’intera vita trascorsa insieme comportano, sanno affrontare con impegno, slancio e amore il loro reciproco affetto. La delicatezza con cui una simile storia d’amore è raccontata in letteratura è davvero rara e per la purezza e l’autenticità di sguardo è un libro che merita di essere letto.
In occasione dei trent’anni anni dalla fondazione della casa editrice Iperborea, che ha avuto il grande merito di far conoscere per prima la straordinaria letteratura dei paesi nordici in Italia, Tove Jansson è sicuramente tra gli autori che meritano di essere ricordati. Quest’opera è stata apprezzata da vari traduttori in occasione di un seminario organizzato e tenuto da Katia De Marco, una delle più importanti traduttrici di lingua svedese in Italia, ed è corredato da una bella postfazione dalla scrittrice scozzese Ali Smith, che definisce “Fair Play”
“una vera opera d’arte”.
Un libro intelligente, delicato, tenero come solo una grande opera può essere.
Fair play
Amazon.it: 14,25 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Fair Play
Lascia il tuo commento