Farò di tutto per tornare da te di Kristin Harmel

“Farò di tutto per tornare da te” (Garzanti 2018, titolo originale The Room on Rue Amélie, traduzione di Claudia Marseguerra) è il nuovo romanzo di Kristin Harmel, scrittrice nata a Boston e risiede in Florida, già autrice del bestseller “Finché le stelle saranno in cielo” (2012).
“Mi chiamo Ruby, vivo nell’appartamento accanto al tuo, ma ormai direi che lo sai!”.

Parigi, Francia. Dicembre 1939. Ruby Henderson, nata sotto il sole della California, trasferitasi a Parigi per amore e, Charlotte Dacher, una bambina di dieci anni di origine ebrea, sarebbero diventate grandi amiche proprio nel momento in cui il cielo sopra la capitale francese diventava oscuro. Ruby e suo marito Marcel Benoit, mercante d’arte presso la ditta fondata dal padre, vivevano felicemente in un appartamento in Rue Amélie, che lui aveva ereditato dai suoi genitori, dal quale si godeva una splendida vista sulla Torre Eiffel. I giovani sposi brindavano a champagne nei caffè più chic, partecipavano alle feste più esclusive, indossavano gli abiti più eleganti, ma l’Europa era una polveriera sulla quale c’era Hitler con il fiammifero in mano.
Quando il 1° settembre del ‘39, la Germania nazista aveva attaccato la Polonia, la guerra era scoppiata, ma a Parigi la vita andava avanti ugualmente e la gente riempiva teatri e caffè nella speranza di sfuggire alla cruda realtà, però “ormai non si poteva più negare che le tenebre fossero alle porte”. Infatti, anche troppo presto, nel giugno del 1940, quel mondo che Ruby conosceva e amava sarebbe stato inghiottito dall’invasione nazista. Anche la famiglia di Charlotte avrebbe presto iniziato a comprendere amaramente che cosa significasse essere ebrei nella Parigi occupata.

Se a me e a mio marito succede qualcosa di brutto, lei deve prendersi cura di Charlotte.

Appassionata di scrittura da sempre e laureatasi in letteratura, Kristin Harmel per tratteggiare il ritratto della protagonista di queste coinvolgenti pagine si è ispirata alla straordinaria storia di una donna coraggiosa e intrepida: Virginia d’Albert–Lake (1910-1997), nata in Florida aveva sposato un francese nel 1937 trasferendosi a Parigi, e aveva collaborato con la linea di fuga Comète tra il 1943 e il 1944, prima di essere arrestata e rinchiusa nel famigerato campo di concentramento di Ravensbrück. Al pari di Ruby anche Virginia all’inizio aveva avuto la possibilità di tornare negli Stati Uniti ma aveva scelto di restare in Francia, perché si sentiva in dovere di dare il suo contributo. Donne normali che diventano eroine per cercare di contribuire a rendere il mondo, un posto migliore, certe che la vittoria finale sarebbe arrivata. Nelle pagine finali del testo l’autrice dichiara di essere rimasta affascinata dalla storia di Virginia d’Albert-Lake e dall’idea che una donna americana scegliesse di rimanere a Parigi durante la II Guerra Mondiale per contribuire a salvare altre vite. Infine il diario di Virginia, testimonianza imperitura di tutto ciò che accadde in quel periodo buio, è stato pubblicato nel 2006 dalla Fordham University Press con il titolo “An American Heroine in the French Resistance”.