Figli dell’estate
- Autore: Monika Held
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Neri Pozza
- Anno di pubblicazione: 2018
Un ragazzo solitario su una panchina, con la mano appoggiata a un fascio di vestiti - nella parte inferiore di una piscina si trova una ragazza con gli occhi aperti: da dove vengono questi ricordi? La scienziata quarantenne Rania teme che stia impazzendo, perché alle immagini che improvvisamente appaiono nella sua testa lei non può assegnare alcun ricordo. La memoria non è una biblioteca, entri, cerchi e trovi. Rania lentamente sta mettendo insieme pezzi del puzzle pezzo per pezzo e sta cercando il bambino sulla panchina e sua sorella. Il bambino è Kolja, la bambina Malu e nel reparto 7B dov’è ricoverata c’è Max tornato alla vita dopo un trauma cranico, che cerca di risvegliare con fantasia e amore i piccoli pazienti.
Rania è una psicologa che indaga i rapporti tra i luoghi dell’infanzia e la nostalgia, il desiderio struggente di tornarvi. Per dare fondamento alla propria ricerca ha preso in affitto un appartamento con due grandi stanze che affacciano sul mare, là dove è nata e cresciuta. Avvolta in una pesante coperta, trascorre le sue giornate rannicchiata sul balcone a scrutare la spiaggia, finché un giorno all’improvviso i ricordi affiorano.
A 15 anni, Kolja è follemente innamorato di Rania. I due in estate si divertono a fare il bagno al tramonto ma la sorellina di Kolja, Malu, invece ama la piscina. Una sera Malu insiste a fare il bagno in piscina; Kolja non la segue e l’aspetta in riva al mare. L’aspetta invano. Rania trova Malu priva di sensi. Sindrome apallica. Malu forse non si risveglierà più. L’infanzia di Kolja da un giorno all’altro è stravolta. Il senso di colpa lo divorerà per tutta la vita. Rania, diventata psicologa, racconta in prima persona la storia di una “figlia dell’estate”, - così sono chiamati i bambini sprofondati nel coma - e Monika Held con una narrazione avvincente, come un narratore onnisciente, spiega la vita di Kolya e degli altri personaggi minori, accompagnandoci in un viaggio interiore e psicologico. I due piani narrativi si intrecciano e a volte si confondono, mostrando con continui colpi di scena il peso dei ricordi e del passato. L’autrice sapientemente chiarisce quali conseguenze un incidente ha non solo per la persona in questione e la sua famiglia, ma anche per le persone che lo hanno vissuto indirettamente.
”Figli dell’estate” (Neri Pozza, 2018) di Monika Held è un romanzo intenso, toccante, che sviscera il senso di colpa, il dolore che crea e la ricerca forsennata di acquietarlo.
Figli dell'estate
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