Imparare filastrocche è un aiuto prezioso perché i più piccoli sviluppino al meglio determinate facoltà cognitive, ma è anche un gioco e una tradizione, tanto più in occasioni speciali come quella in arrivo. Né si tratta solo di tenere a mente e declamare: una filastrocca può trasformarsi facilmente in un biglietto d’auguri dolce e affettuoso, pronto a venire in soccorso a chiunque non voglia affidarsi solo alla parola "Auguri" e sia un po’ a corto di idee.
Sì, stiamo parlando anche a voi che non avete ancora deciso come fare gli auguri alle vostre mamme tra qualche giorno e a tutti voi che volete aiutare i vostri bambini a far loro una bella sorpresa. Niente panico: abbiamo una soluzione.
Volete sapere quali sono le più belle filastrocche dedicate alle mamme? Eccone alcune.
Festa della mamma: le filastrocche più belle
- Alla mamma, Roberto Fontana:
Con due sillabe soltanto
posso avere
il mondo in mano
quando è sera e mi racconti
una fiaba sul divano.
E se il mattino con un bacio
mi risvegli dalla nanna,
tutto è più dolce
con te, mamma.
- Alla mamma, Luisa Nason:
Mamma, per la tua festa
io ti offro
una cesta di baci
e un cestino di stelle.
Ti offro un cestino di fiori
su cui posare la testa
quando sei stanca;
una fontana di perle lucenti
color della luna,
una ghirlanda di rose
e una montagna
di cose gentili
un cuore tanto piccino
e un amore grande così:
mamma per questo dì.
- Cosa dono alla mia mamma?, Jolanda Restano:
Cosa dono alla mia mamma?
Una torta con la panna?
Un bel mazzolin di fiori
dai magnifici colori?
Una scatola di caramelle
o un vassoio di frittelle?
No! Le donerò il mio cuore
e un abbraccio di vero amore!
- Cosa mi piace, Arpalice Cuman Pertile:
Mi piace il sole, il mare,
mi piace il fior, l’uccello,
m’è caro passeggiare
mirando il verde bello.
Ma più del sol, del fiore,
ma più del mar profondo,
ma più di tutto il mondo,
m’è dolce il grande amore,
mammina, del tuo cuore.
- Filastrocca della mamma, Giuseppe Bordi:
Filastrocca della mamma
che cancella ogni mio dramma,
ha per me il consiglio giusto,
mi fa ridere di gusto.
Lei soddisfa i miei bisogni,
nutre me con i miei sogni;
lascia indietro la carriera
per dar luce alla mia sera.
Poi mi cura ogni ferita,
rende lieve ogni salita;
mi fa crescere più forte
tiene aperte le sue porte.
Se la vita si fa dura,
se la notte si fa scura,
lei andrà fino al paradiso
e mi accenderà un sorriso.
- La mamma, Roberto Piumini:
Due braccia che m’abbracciano,
due labbra che mi baciano,
due occhi che mi guardano,
e mani che accarezzano
e sento un buon odore
e sento un bel sapore:
la mamma è
questo per me
e molto altro ancora:
la mamma è una dolcissima signora.
- La mia mammina, Maria Vago:
Quando la mamma
si sente giù
perché è un po’ stanca
oppure triste
o preoccupata
ecco che faccio:
le salto in braccio
la stringo forte
poi le regalo
un grosso bacio.
Funziona sempre
– Che medicina! –
vedi sorride,
la mia mammina.
- Mamma, Serena Riffaldi:
Mamma è chi protegge,
chi ama e custodisce,
chi insegna con pazienza
e i figli suoi accudisce.
Mamma è chi consola,
chi ascolta, chi perdona,
ma è anche chi nel cuore
gioisce e si emoziona.
Mamma non è solo
chi genera la vita…
È chi regala sogni
da stringer tra le dita.
- Mamma che Mamma!, Jolanda Restano:
Mamma che cuore,
Mamma che amore!
Mamma che bella:
sei la mia stella!
Mamma che amica,
Mamma: stordita?
Mamma che gioca,
Mamma che cuoca!
Mamma che sgomma,
Mamma che dramma!
Mamma che sonno,
Mamma che affanno!
È chiaro, insomma:
Mamma che… Mamma!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Festa della mamma: le filastrocche più belle
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