Film che pensano
- Autore: Umberto Curi
- Genere: Filosofia e Sociologia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Mimesis
- Anno di pubblicazione: 2020
Umberto Curi, professore emerito di Storia della Filosofia all’Università degli studi di Padova, con questo suo ponderoso volume, Film che pensano (Mimesis, 2020), ha posto in essere un’opera che dal solo titolo suscita curiosità e interesse.
Il saggio è diviso in tre parti, in cui ci si sofferma sull’opera di grandi maestri (tra cui Spielberg, Truffaut, Fellini, Wilder, Spielberg, Wenders, Scorsese…) e su alcuni film di rilievo (cfr. Moulin Rouge!, Il mestiere delle armi, American Beauty, Chicago).
Un percorso nel mondo del cinema, un’arte che Umberto Curi ha sempre avuto all’interno del suo quadro interpretativo. I film infatti gli servono come una sorta di “testi” per interrogarsi su questioni di carattere filosofico.
Film che pensano è un’opera che si distingue per la chiarezza espositiva, pur affrontando tematiche a volte non facili, aprendo chiavi di lettura e orizzonti interpretativi di ampio respiro. Leggendo le pagine della pregevole opera, verso cui non si possono che esprimere lusinghieri giudizi, ci si appassiona alla “lettura” interpretativa del film, verificando come sovente cinema e filosofia appaiano strettamente collegate.
Non si tratta di un’incursione estemporanea, ma di un interesse che l’autore ha sempre coltivato strettamente sia in chiave filosofica che interdisciplinare. Si vuole rompere, come dice l’autore, i circuiti perversi che obbligano di solito a coniugazioni singolari come cinema e letteratura, cinema e psicoanalisi. Umberto Curi ha tentato di fare emergere il contenuto di pensiero che è in qualche modo sempre presente nelle opere cinematografiche come peraltro presente anche nelle opere di arte figurativa e persino nelle opere musicali.
Nella cultura italiana il cinema, nella migliore delle ipotesi, è puro intrattenimento, mentre diverso è lo scenario che si viene a trovare oltralpe, dove lungo tutto il Novecento alcune delle personalità più rilevanti nell’ambito della ricerca filosofica, tra cui Maurice Merleau-Ponty e Gilles Deleuze, hanno sottolineato la reciproca relazione intrinseca e filosofica.
L’autore ricorda di avere considerato una sintesi fulminante, quella che si trova in uno scritto di Deleuze quando così si esprime:
“Ho potuto scrivere sul Cinema quando dei problemi filosofici, mi hanno spinto a cercare delle risposte nel Cinema” e aggiunge ancora: “... anche se queste risposte rimettevano sul tappeto altri problemi”.
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