Fiore di cadavere di Anne Mette Hancock

Fiore di cadavere è il primo di una serie di romanzi gialli aventi per protagonisti la giornalista Heloise Kaldan e l’ispettore di polizia Erik Schafer. L’autrice è la danese Anne Mette Hancock, che ha studiato giornalismo e ha al suo attivo una laurea in storia.
Questo romanzo d’esordio, tanto apprezzato in patria, è arrivato in Italia pubblicato da Giunti lo scorso luglio, con la traduzione di Lucia Barni.

Un tragico abbaglio, preso in ambito lavorativo, fa precipitare la giornalista Heloise Kaldan nell’occhio del ciclone. Neanche il tempo di comprendere di chi potersi fidare, riguardo la sua cerchia di informatori, che la donna viene catapultata in un clima surreale, fatto di incredulità e sospetti. Inizia infatti a ricevere delle lettere da parte di una latitante, ricercata dalla polizia, colpevole di avere assassinato anni prima un uomo in modo barbaro.

“Cara Heloise
Hai mai visto nessuno morire dissanguato?
È un’esperienza unica. Almeno lo è stata per me, però era anche da tanto tempo che l’aspettavo.
So che dicono che ho commesso un crimine.
Che adesso devono trovarmi, piegarmi e punirmi.
Ma io non l’ho commesso.
Non mi troveranno…"

Heloise pensa di non avere mai conosciuto questa fantomatica Anna Kiel, mittente delle inquietanti missive indirizzate alla sua persona. Perché avrà scelto proprio lei, per palesarsi dopo l’oblio? Cos’avranno in comune?
La giornalista non si capacita, anche perché nel frattempo un suo collega, che all’epoca si era occupato della vicenda, viene trovato morto.

Il caso viene riaperto, e così facciamo la conoscenza dell’ispettore che lo aveva seguito, ovvero il rude quanto genuino Erik Schafer. Una montagna d’uomo, che svolge il suo lavoro in modo coscienzioso. Anna Kiel era stata accusata di avere ucciso un avvocato di grido, Christoffer Mossing, però si era data alla macchia e nessuno era più riuscito a trovarla.

E poiché ogni cosa viene fatta seguendo un senso logico, che solo dopo rocambolesche avventure verrà svelato, scoprire il nesso tra i protagonisti diverrà una sfida interessante per il lettore.

“La storia di Christoffer Mossing non le quadrava del tutto. I suoi genitori stavano cercando di nascondere qualcosa, sempre che ci fosse qualcosa da nascondere? O davvero non sapevano niente? Si poteva trascorrere un’intera vita insieme a qualcuno senza conoscerlo veramente, Heloise lo sapeva bene.”

Nella seconda parte la trama prende una piega imprevedibile e indicibile, trasporta sul bordo dell’abisso. Il male allo stato puro, con le proprie nefandezze. E come viene scritto anche fra le pagine del libro, il dolore patito in passato crea cicatrici che mai si rimarginano, quasi che farsi vendetta da sé rappresenti l’unico modo per avere un futuro.

Fiore di cadavere è un thriller incalzante e ben scritto, volto a mettere in luce un’amara piaga sociale. Con personaggi carismatici e ben delineati, che fortunatamente presto faranno ritorno.