Fondamenti di neuroscienze di David E. Presti

David E. Presti, docente di Neurobiologia all’Università della California a Berkeley, con Fondamenti di neuroscienze (il Mulino, 2019, trad. di Elena Rusconi) ci accompagna in un viaggio mirabolante alla scoperta del nostro organo più affascinante: il cervello.
Questo manuale, appartenente alla collana di Psicologia, ha un taglio un po’ diverso dai classici testi universitari a cui siamo abituati. Pur illustrando le varie tematiche con precisione scientifica ed estrema accuratezza, Presti adotta un linguaggio accessibile a tutti, coinvolgendo il lettore con osservazioni e battute direttamente rivolte a lui. Niente distacco accademico, dunque, quanto piuttosto un amore sconfinato per la materia, amore che si trasmette in un batter d’occhio a chi legge. Che il suo destinatario sia uno studente universitario o un semplice curioso alla ricerca di spiegazioni sul nostro funzionamento più profondo, questo testo sa sicuramente soddisfarne le aspettative, rendendo tutto estremamente chiaro e accattivante. Un’infarinatura di chimica sicuramente non guasta, ma Presti sa essere decisamente abile nel fornire le informazioni necessarie, procurando al lettore anche immagini e schemi appropriati che semplificano ampiamente la comprensione.

Dopo averci spiegato nel dettaglio come è strutturato il nostro cervello e come funziona, Presti passa a prendere in esame alcuni argomenti correlati decisamente interessanti. Ci fa infatti comprendere come le nostre percezioni sensoriali siano strettamente relate al nostro funzionamento neurologico, così come le emozioni e i sogni notturni. Altro approfondimento di rilievo riguarda le sostanze psicoattive, con particolare attenzione alle droghe e ai farmaci che possono alterare i nostri meccanismi cerebrali, o, se in giuste dosi, apportare benefici.
Al lettore non resta che affidarsi a Presti e lasciarsi guidare in questa odissea.
Come preannuncia lo scrittore stesso:

“Uno dei miei obiettivi è che i lettori riescano a raggiungere una comprensione intuitiva di come funziona il cervello, possano apprezzare la bellezza e l’efficacia delle spiegazioni molecolari e cellulari, e allo stesso tempo acquisiscano la consapevolezza che l’insondabile complessità dei sistemi viventi impone limiti considerevoli a qualsiasi sorta di spiegazione semplice. […] La comprensione scientifica della mente umana – e di come la coscienza si relazioni non solo al cervello, ma anche a qualsiasi altra cosa noi crediamo di sapere sull’universo fisico – è considerato uno dei più grandi misteri nella scienza moderna, forse il mistero più grande.”