Formule mortali
- Autore: François Morlupi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2018
Il genere letterario poliziesco, sia per numero di libri pubblicati, che per l’indubbio interesse che suscita nei lettori, ha ormai assunto una dignità culturale ampiamente riconosciuta e meritata. A riprova bastano le parole del poeta Jorge Luis Borges che definisce il libro giallo come "il salvatore dell’ordine in un’epoca di disordine".
"Formule mortali" sembra proprio rendere omaggio a questa felice intuizione del poeta argentino: è un gran bel romanzo poliziesco.
L’intreccio criminale è ben studiato e il ragionamento deduttivo, che porta infine alla conclusione dell’indagine è mai banale o scontato. Non mancano tutti gli ingredienti che rendono grande un racconto giallo noir: la suspense, il continuo coinvolgimento del lettore, il colpo di scena ultimo con tanto di finale a sorpresa. La scrittura di François Morlupi è svelta ed essenziale, impreziosita però da continui richiami al mondo dell’arte figurativa, al cinema d’autore, all’oscuro mondo del dark web, alle scienze fisiche e matematiche. I capitoli, brevi scorrono veloci, lasciando nel lettore la voglia di andare avanti, di sapere.
"Formule Mortali" non è però soltanto un bel libro giallo è qualcosa di più, a renderlo unico nel panorama del romanzo poliziesco sono l’ambientazione e i personaggi.
La vicenda si svolge essenzialmente nella Roma di oggi, lo sguardo dell’autore è sempre critico nei riguardi di una comunità, che sembra rassegnata ad un sempre più veloce decadimento dei valori civici, ma mai è privo di amore nei confronti della città. Sembra voler dire io, romano di Roma, posso criticare voi non vi azzardate.
Il libro è permeato di quel sottile umorismo, sviluppato da una popolazione che ne ha viste tante nei secoli, in grado di aiutare i personaggi a superare con un sorriso rassegnato le mille difficoltà extra inchiesta, che un sistema cittadino in cortocircuito impone agli inquirenti.
I personaggi, seconda piacevole peculiarità del libro, sono poliziotti di un quartiere di Roma, elegante, ma, come il resto della città, in rapida decadenza. Sono persone del tutto comuni, scordatevi i Poirot, Maigret, i Callaghan. Oltretutto devono convivere con problemi personali anche seri, come il commissario Ansaldi, personaggio di uno spessore e umanità che ispirerà immediatamente empatia nei lettori, o l’ispettore donna Loy, ragazza provata da esperienze terribili, come tante nostre compagne nella vita reale, quella di tutti i giorni.
Dovranno risolvere delitti efferati di poveri professori universitari senza storia né risvolti segreti nella vita personale. Tutto sembra assurdo e causale, ma, man mano, la vicenda si dipana, le motivazioni ed il piano criminale appariranno in tutta la sua orribile originalità.
Un libro da leggere senz’altro, portatelo con voi sulla sdraio in spiaggia, nella tenda in campeggio o nelle lunghe ore di un viaggio interminabile. Leggetelo e alla fine non lasciatelo, ma riponetelo con cura nella vostra valigia. Portatelo a casa, merita di figurare nella vostra libreria e ricordatevi di lasciargli spazio nel ripiano, sono sicuro che ben presto sarà raggiunto da altri compagni con nuove inchieste dei nostri amatissimi poliziotti.
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