Lunedì 15 dicembre 2014, un’improvvisa crisi respiratoria ha stroncato, nella sua casa di Genova, il giornalista e poeta Enzo Costa.
Attento osservatore della sinistra e delle sue contraddizioni, egli è stato un protagonista della satira italiana e un attento indagatore della società.
Era nato a Genova il 20 agosto 1964, ed era molto conosciuto per i suoi “Lanternini” che, dal 2000, ogni giorno raccontavano, in graffiante corsivo, una battuta o una breve riflessione sui fatti quotidiani. Firma nota sull’edizione genovese di “Repubblica”, Costa scriveva anche per il suo blog, “Il Lanternino”. Da alcuni anni erano noti anche i “Lanternini Elettronici”, su Repubblica.it.
Da sempre esprimeva una sua personalissima visione del mondo, dichiarando che quando si fa satira risulta difficile essere teneri.
“Mi piace invece essere autoironico. Nelle poesie gioco con il linguaggio surreale, rigorosamente in rima, allontanandomi un po’ dall’attualità”, aveva affermato.
Per anni ha scritto sui fogli della satira italiana, quali Tango, Cuore, Linus, Smemoranda, Micromega, il Salvagente. Tra le sue pubblicazioni anche una raccolta dei Lanternini, con prefazione di Michele Serra.
Aveva riunito poesie e massime umoristiche, scritte dal 1988 ai giorni nostri, in “Rime Bacate (e aforismi da banco)”. Il teatro non lo aveva lasciato indifferente e, nel 2011, era uscito allo Stabile di Genova un suo spettacolo: “Quanto Costa!”, dove artisti quali Enrico Campanari, Carla Peirolero, Roberta e Gian Piero Alloisio avevano interpretato i suoi testi.
L’ultimo post su Facebook risale solo a poche ore prima della morte, in cui veniva dato l’annuncio di una sua nuova satira, pubblicata questa volta sulla rivista Left.
Amava definirsi un “umorista umorale”, ma solo quando ne aveva voglia. Nel 2009 e nel 2012 aveva partecipato al Festival internazionale di Poesia di Genova.
“Cercati col lanternino” è la sua raccolta del 2012, con le illustrazioni e le vignette di Aglaja, all’anagrafe Gabriella Corbo, disegnatrice satirica che, da 11 anni, ha curato ed illustrato i suoi siti blog.
A Genova, al Museoteatro Commenda di Prè (2° piano) è in corso, fino al 27 gennaio 2015, la mostra “Tra il dire e il disegnare c’è di mezzo il mare”, che riassume la produzione comune di Enzo Costa e Aglaja, con i testi dell’uno e le immagini dell’altra.
La vita di Enzo Costa si conclude a soli 50 anni, decisamente troppo presto, anche perché tanti erano i progetti e gli eventi che egli aveva in cantiere. E vogliamo citare un suo pensiero, che come al solito, strappa un amaro sorriso.
“Non ho paura della morte”, aveva detto, “Diciamo che con la vita ho più confidenza”
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Genova dice addio a Enzo Costa, il poeta dei Lanternini
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