Gente di Pianura di Ivan Tudisco

Siamo a Napoli, nel quartiere che dà il nome al titolo di Gente di Pianura (Edizioni del Loggione, prima edizione eBook R come Romance, 2020):

“Pianura era un tipico quartiere della periferia Napoletana costruito male, con alcune aree ed edifici abbandonati alle incursioni di spacciatori e delinquenti, case popolari inserite in contesti di degrado, e un certo tasso di illegalità.”

Un popolare periferico di degrado economico e morale dove la gente fa quanto necessarie possibile per sopravvivere e da dove le vie di fuga sono poche ma necessarie e possibile, col giusto aiuto.

Alfonso, cinquantenne meccanico, viene lasciato a casa dal fallimento della sua fabbrica e poi buttato in strada dalla moglie Patrizia che lo considera fallito e inutile. Lui si arrabatta come ambulante e lei vende la dignità, la propria e quella della figlia Gemma. La vita separa le loro strade per poi riunirle nella disperazione. Il riscatto e la salvezza viene poi da una parte da un’Onlus cattolica e dall’altra da un giovane barman (Dino, 25 anni) che è il tratto d’unione disposto dal destino per riunire le due vite e offrire una speranza a cui tutti avevano già rinunciato.

Il romanzo è breve e si legge in un soffio anche per dei periodi di tensione ben posta. La tenuta della trama fatica a reggere fino alla fine, con accelerazioni a cui scappa anche una confusione nella cronologia. L’impostazione è incerta, con un’oscillazione tra l’intimistico, quasi diaristico, e la descrizione a tratti giornalistica, tra lo scandalistico e il paternalistico moralisticheggiante, a momenti patetico. La scrittura tende al dialogo, sia nell’uso del napoletano, sia nella sintassi tendente al declamativo. Il tutto dà l’impressione di una vignetta esemplificativa, in parte costruita didatticamente, con forzatura.

La miseria della situazione generale è rischiarata da momenti di umanità che chiama la speranza e questa risponde all’appello. Comunque, senza sconti. Dio ti salva solo se ti aiuti!

L’autore, Ivan Tudisco (Napoli 1980), si è laureato in filosofia e ha svolto vari lavori prima di approdare a una Onlus cattolica occupandosi di assistenza sanitaria. Ha cominciato a pubblicare delle poesie incontrando un buon successo. Dal 2017 si divide tra la poesia e la narrativa con Gli ultimi (2017), Accade a Napoli (2018), Il sogno di Natale (2018), la favola Il cervo e il fiume (2019).