Ghetti. L’Italia degli invisibili
- Autore: Goffredo Buccini
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2019
Gli ultimi e i penultimi nelle nostre grandi città, le periferie degradate dove si ammassano immigrati divenuti invisibili dopo i decreti varati dall’attuale governo, i quartieri tristemente noti di Palermo, Foggia, Torino, Bologna, Milano, Genova, Napoli, Roma. Zen, Pilastro, Moi, Bolognina, Corviale, Scampia, Rogoredo, nomi che evocano storie drammatiche di spaccio di droga, violenze di ogni genere, che le forze dell’ordine non sempre riescono ad evitare, anzi, troppo spesso lo stato e le sue istituzioni non riescono neppure ad intercettare.
Nei 22 capitoli del saggio "Ghetti. L’Italia degli invisibili", Goffredo Buccini, notissimo al pubblico dei lettori del Corriere della Sera per le sue coraggiose inchieste, mette in fila episodi noti della recente cronaca per offrirci uno sguardo ampio e documentato sui fenomeni che stanno attraversando la nostra società nelle parti più fragili e meno integrate.
Due minorenni, Pamela Mastropietro, la giovane uccisa a Macerata da un uomo di colore, con la sua morte drammatica ha dato lo spunto a un italiano trentenne, Luca Traini detto il Lupo, di condurre un’efferata spedizione punitiva contro cittadini di colore ignari, ferendoli gravemente per vendicare Pamela. Un paese spaventato e incattivito, quello che Buccini ci racconta nelle pagine del libro, facendoci confrontare con i troppi errori fatti nel recente passato da una sinistra che ha lasciato spazi vuoti nelle periferie delle grandi città, consentendo agli abitanti di vivere immigrati, rom, stranieri come nemici da combattere. Un’analisi accurata ad opera dell’Istituto Cattaneo insieme a Nomisma, ci rivela che esiste una separazione “orizzontale all’interno dei territori”, tra coloro che “vivono nei quartieri centrali e chi invece risiede nei contesti più marginali e periferici”. Una divisione netta che arriva, per esempio a Roma, fin dentro il cuore della città, dove si individuano sacche di povertà e di degrado anche nei quartieri centrali. Si pensi all’altro tragico episodio, quello della morte della minorenne Desirée Mariottini, seviziata per ore in un palazzo occupato nel quartiere San Lorenzo, vicinissimo all’università La Sapienza, un quartiere “colto, vario, divertente, chiassoso e costoso”.
Le due ragazze la cui vicenda emblematica è raccontata da Buccini con rigore da cronista e pietas di uomo sensibile, è una delle tante raccolte in questo libro che tutti dovrebbero leggere. Il successo della Lega di Salvini risulta più chiaro, scorrendo i tanti episodi recenti che hanno riempito le cronache in ogni parte d’Italia.
I tanti titoli dati ai capitoli del libro raccontano storie diverse, tutte drammatiche: lo scontro di civiltà sul bus per Foggia, dove compaiono ritratti di Mussolini ed un fenomeno che non si sa se chiamare razzismo, piuttosto l’autore lo definisce una lotta feroce tra ultimi e penultimi, tra chi sta male e chi sta molto peggio, una bomba ad orologeria che minaccia quotidianamente la vita dei nostri territori. Corviale: vita da cani, destino da eroi: l’architettura progressista, la casa popolare per tutti, il sogno di dare casa pulita, collegata, servita, ai cittadini italiani all’indomani della fine della Seconda guerra mondiale, si è scontrata nel nuovo millennio con una società profondamente mutata, con il fenomeno delle occupazioni abusive, con i servizi di collegamento assenti e dunque causa di nuove emarginazioni. Analogo discorso per Scampia, dove le Vele, progettate come copia delle Città Giardino inglesi, hanno finito per divenire scenario per le fiction più violente, teatro degli scontri tra Camorra e forze dell’ordine, luogo di degrado, di spaccio, di abbandono scolastico, e di missione per i Padri Gesuiti e per il comboniano Alex Zanotelli.
Ricchissimo di spunti di riflessione, di numeri, di informazioni, di testimonianze, il libro di Goffredo Buccini offre ai lettori uno spaccato convincente sugli errori compiuti da una classe politica incapace di comprendere, per anni, i fenomeni sociali che si presentavano con forza dirompente: l’immigrazione, ma non solo.
Oltre a 13 pagine di note di approfondimento, “Ghetti. L’Italia degli invisibili” ci offre una chiave di lettura politica, sociologica, culturale, urbanistica, economica, che ci aiuta a comprendere nella loro globalità episodi, notizie di cronaca, stralci di articoli, dandocene un’interpretazione univoca, coraggiosa, determinata. Conclude Buccini:
Così tutte queste saranno parole vuote finché non verranno incarnate e non cammineranno sulle gambe di nuovi politici capaci di parlare il linguaggio della gente comune, senza dare l’impressione di imbonirla o di stordirla.
Purtroppo, ancora non ci siamo. Le elezioni europee hanno fatto raccogliere a Salvini enormi consensi, alimentati dalle paure ingenerate dalla sua continua campagna elettorale. C’è molto da fare per riportare il nostro paese ad una condizione di convivenza più accettabile, un’Italia “che ha un immenso bisogno di ascolto”.
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