Giallo Hotel Firenze: Un’indagine amara per il commissario Mezzanotte
- Autore: Simone Togneri
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Fratelli Frilli editori
- Anno di pubblicazione: 2024
Il commissario Mezzanotte fuma troppo, addirittura sa che è un vizio ormai odiato dai più, perché fa male alla salute. La vita in sé fa male sempre, se ti ritrovi separato in una casa dove non si cucina mai, perché c’è una trattoria col nome della proprietaria cuoca, Rosa, che sembra sapere tutti i difetti del commissario. E Firenze come palcoscenico, bella e straziante. Stiamo parlando dell’ultima indagine dell’uomo dal titolo Giallo Hotel Firenze. Un’indagine amara per il commissario Mezzanotte di Simone Togneri (Fratelli Frilli editori, 2024).
È vero che siamo oramai in ostaggio di troppi "questurini", ispettori, poliziotti, ma l’uomo descritto egregiamente da Simone Togneri è proprio imbevuto nella "città del giglio". Mezzanotte è parte di questa città che conosce palmo a palmo - e che conosce soprattutto, come poi come dice il suo cognome, la Firenze notturna, dove si muovono uomini che cercano lavori come muratori, elettricisti, contadini, e persone meno disperate che ugualmente girano nella notte per poter permettersi di vivere.
Il commissario ha appena saputo che una coppia di giovani è stata uccisa nella periferia della città, freddati da colpi di pistola. La camera da letto è sottosopra, sembrerebbe opera di un ladro o più di uno, ma Ascanio, trentadue anni, e Maria Cristina, ventotto, erano persone non abbienti che avevano delle speranze per il futuro, soprattutto lei, che faceva la cassiera in un supermercato, ma la notte cantava, una bella voce, originale, nel giro giusto poteva diventare famosa. Il marito, invece, era un bamboccione mai cresciuto, con la fissa per le automobili, che aveva una storia sentimentale fuori dal matrimonio con Simona. Quando uscivano erano un quartetto, ma c’era il segreto che prima o poi poteva essere svelato.
Mezzanotte non riesce ancora a collegare i pezzi, anche perché c’è stata una rissa con un giovanissimo ragazzo di colore che improvvisamente si accascia per terra. Finisce nella stessa stanza d’ospedale dove c’è il grande amico del commissario, Simón Renoir, che è stato parte integrante nella precedente indagine di Mezzanotte. Il dottore del reparto spiega al Commissario che il ragazzo di colore dorme in modo profondo, perché affetto di una malattia rara, e poi soffre di gigantismo, quindi non si sa quando si sveglierà. Ma non è finita qui, perché c’è anche un altro episodio. Una macchina che finisce in acqua, uccidendo il guidatore, Pierino Ciardi, mentre la moglie è quasi illesa. Un furgone o una macchina veloce.
Come si può vedere in pochi giorni succede di tutto, ma stranamente il commissario crede che tutti i pezzi combaciano. Ma non diremo oltre. C’è anche il tempo di una scena di gelosia tra la donna proprietaria della trattoria e il commissario, inappropriata perché i due si vedono molto spesso, ma tra loro non c’è niente, anche perché Mezzanotte aspetta di tornare con sua moglie Vera.
Simone Togneri ha la capacità di mettere tutti i pezzi insieme senza confondere il lettore, e il suo modo di scrivere è cristallino anche nel marasma degli avvenimenti. Poi sa scrivere di Firenze in modo "magico", come se conoscesse tutte le pietre della città.
Giallo Hotel Firenze. Un’indagine amara per il commissario Mezzanotte è un romanzo giallo noir che sarebbe ideale come strenna natalizia, anche a chi non ama molto questo predominio dei commissari, perché la scrittura di Togneri è impareggiabile.
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