Giardino e rizoma. Il giardino rinascimentale come cartografia nomade, da Ficino a Deleuze
- Autore: Maria del Carmen Molina
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Graphe.it edizioni
- Anno di pubblicazione: 2024
Il giardino all’italiana, di origine rinascimentale già presente nell’epoca romana, ha influenzato la storia del giardinaggio, nonché con la suddivisione degli spazi, dei filari alberati, delle siepi e degli elementi architettonici quali statue e fontane, ha posto le basi per la nascita dei giardini francesi e del giardino all’inglese.
Il regno dei sogni, della poesia, un luogo d’amore, uno spazio dedicato alla meditazione e attraverso la sua storia e la sua evoluzione l’autrice, Maria del Carmen Molina, traccerà alcuni elementi di incontro tra due pensieri filosofici: il neoplatismo di Marsilio Ficino e il pensiero di Gilles Deleuze.
Giardino e rizoma. Il giardino rinascimentale come cartografia nomade, da Ficino a Deleuze (Graphe.it 2024, traduzione Chiara Giordano) è un interessantissimo saggio per una lettura intima, filosofica dell’idea del giardino come luogo dell’anima, di piacere, di bellezza e di ispirazione.
Un luogo dell’anima come vollero i Medici per adornare le loro ville: magnifici giardini nei quali Ficino tradusse l’opera di Platone.
Maria del Carmen Molina è docente di Estetica e Filosofia dell’arte all’Università di Córdoba: ha studiato all’Università degli Studi di Firenze, al Warburg Institute di Londra e al Centre d’histoire et de théorie des arts di Parigi.
Tra i suoi interessi di ricerca si trovano anche la Filosofia del cinema, Studi visivi e Studi di genere, ed è autrice di numerosi articoli in riviste specializzate.
Lo scopo della sua ricerca e dei suoi studi sul tema è una lettura filosofica contemporanea dei giardini del Rinascimento fiorentino, che in questo suo lavoro divengono unici protagonisti e si prestano a essere interpretati come carte del desiderio e modello del mondo.
Sono convinta che i giardini rinascimentali si prestano a essere interpretati come carte del desiderio inconscio e dispositivi di produzione della soggettività.
Il pensiero neoplatonico di Ficino e l’opera di Deleuze e Guattari si materializzano nei diversi elementi delle prime ville medicee fino al raggiungimento di un modello evoluto del giardino manierista.
Anche nei percorsi intensivi dove transita il nomade, l’anima vagabonda e l’io errante: nell’ambiente del giardino l’anima si espande adattandosi ad un itinerario sia fisico che spirituale. Petrarca si introduce nella nostra lettura facendoci intravedere le funzioni del giardino, il rapporto con il paesaggio: un fervente neoplatonico, primo umanista che promuoveva la ricerca della verità interiore del soggetto, la sapienza nella conoscenza di sé e del senso della vita. Interagiva con la natura creando un rapporto tra narrazione e giardinaggio come scriverà nel suo diario: un metaforico viaggio interiore che altro non sarà che un’escursione dell’anima. Un pellegrino in continuo movimento tra i giardini e in cammino.
E seguiremo nei capitoli successivi l’evoluzione del concetto di “rizoma”: il fusto perenne, sotterraneo, un organo di riserva. L’autrice utilizza il rizoma come metafora del sapere filosofico, dall’albero neoplatonico all’albero capovolto: una rete che stabilisce connessioni tra le arti e la scienza per Gilles Deleuze e, la mobilità del nomade che avviene senza cambiamenti di luogo: viaggi immobili.
“Il nomade si fa protagonista di un inquieto andirivieni che si produce in uno stesso luogo... tramite queste passeggiate il nomade disegna la propria cartografia. “
I giardini come teatro del mondo con statue e fontane, e con i loro labirinti e aiuole diventano luoghi della memoria.
Concludendo, il giardino all’italiana non si limita ad una sola lettura, scrive l’autrice. Infatti Giardino e rizoma è anche un approfondito viaggio animato dai pensieri di Platone, di Pico della Mirandola, di Giordano Bruno fino a Walter Benjamin e la flanerie da lui evocata.
Una passeggiata tra viali e alberi di un giardino interiore, filosofico, nel quale la propria anima potrà espandersi, dilatarsi, prendendo coscienza di sé e sentendo la bellezza del mondo: il giardino fisico messaggero di un giardino mentale, quello del sogno.
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