Giuliano
- Autore: Gore Vidal
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2017
Il 26 gennaio 2017 in tutte le librerie, ad opera della casa editrice Fazi, ecco la pubblicazione di “Giuliano”, romanzo storico scritto negli anni Sessanta da Gore Vidal, scrittore, saggista e sceneggiatore d’indubbia bravura.
Si tratta di un libro assai corposo a metà tra il saggio storico e il romanzo che, attraverso un lavoro minuzioso e, allo stesso tempo, imponente da parte dello scrittore, narra le vicende di un imperatore che non è fra i più famosi, fra i più nominati e che tutti abbiamo studiato, conosciuto come Giuliano l’Apostata. Di lui non restano molte tracce ed ampie testimonianze se non per quel titolo dovuto al tentativo di restaurare la religione romana dopo che essa era caduta in decadenza di fronte alla diffusione del Cristianesimo. Si dice apostasìa l’abbandono ufficiale e volontario dalla propria religione: questo è ciò che caratterizzò Giuliano ma di lui Gore Vidal dice molto altro. Il libro non è esattamente un saggio poiché poche sono le fonti bensì è il tentativo, assai ben riuscito, di unire fantasia e realtà per delineare il ritratto psicologico del protagonista della vicenda così vivo da render palpitante la sua storia.
Nel marzo del 380 d.C., con l’editto di Tessalonica, l’imperatore Teodosio dichiara il Cristianesimo la religione ufficiale dell’impero e tutto ciò che, in un passato non così lontano, l’imperatore Flavio Claudio Giuliano aveva fatto per restaurare gli antichi culti degli dei, non ha più valore, anzi viene definitivamente cancellato e aborrito. Ma chi era veramente quel Giuliano, poi soprannominato con disprezzo l’Apostata? Prisco e Libanio, ormai anziani e ambedue, nel passato, a contatto di Giuliano (Libanio è stato maestro di Giuliano, Prisco lo ha accompagnato nelle campagne militari) attraverso i loro scritti nonché le memorie di Giuliano da uno di essi conservate, cercano di far chiarezza sul passato poiché l’affetto per l’imperatore ormai scomparso da parecchi anni non è mutato.
Il romanzo parte dall’infanzia e dalla giovinezza del protagonista: nipote dell’imperatore Costantino, Giuliano è di famiglia assai nobile e cresce con gli agi e le possibilità di chi è facoltoso ma anche con il costante pericolo di perdere la vita. Suo padre, infatti, viene ucciso dal cugino Costanzo imperatore, a causa della consanguineità. Il protagonista ed il fratello Gallo, di poco maggiore di lui, vengono risparmiati, ma la loro vita è in costante pericolo. Giuliano, anche orfano di madre, ha la fortuna di esser cresciuto da un eunuco, Mardonio, suo precettore, che, innamorato dell’ellenismo, gli fa conoscere Omero ed Esiodo, Platone e Teofrasto. Se tali insegnamenti non sono d’interesse per Gallo, trovano invece in Giuliano terreno fertile e sono il seme che farà germogliare e crescere in lui l’interesse per le religioni, i riti, i credo.
Ecco perché, assai giovane, si reca ad Atene: è appassionato di filosofia e non pensa, nel futuro, a regnare. Il fratello, invece, tramite matrimonio assurge al titolo di Cesare ma solo per poco tempo. Gallo, infatti morirà e gli eventi faranno sì che Giuliano acquisti quel titolo nobiliare cui non teneva così tanto.
Chi era in realtà il protagonista del libro e di tante vicende storiche? Prisco, in una delle sue lettere a Libanio, scrive
“Solo quando si rivolgeva a un amico filosofo era davvero se stesso. Se stesso? Non sapremo mai quale fosse il vero Giuliano”
Una figura complessa, quindi, più profonda di quanto inizialmente possa apparire perché uomo pieno di dubbi, domande, incertezze. A volte si rivelava troppo ingenuo, tanto da avere estrema fiducia nei riti magici, ma in altri casi si poneva molte domande e l’apertura verso altre religioni può esser vista in questo modo: nella sua mente era inaccettabile che tutto ciò in cui per secoli avevano creduto generazioni e generazioni fosse da buttare al vento dopo la venuta del Nazareno.
Intanto la sua strada quale Cesare e poi Augusto è inarrestabile: da Vienna, a Parigi, all’Oriente il suo cammino, seppur in giovane età, è assai intenso. Quando muore la moglie Elena dalla quale aveva avuto due figli morti alla nascita, non pensa ad avere eredi: il suo regno sarà di altri, quella non è la sua priorità. Culmine delle sue scelte è l’editto del 4 febbraio del 362 d.C. che cancella quello con cui Costantino aveva privilegiato la religione cristiana e, coraggiosamente, proclama la libertà di culto in tutto il mondo, nel rispetto di ogni popolazione. Il suo cammino alla conquista dell’Oriente verrà però bruscamente fermato da un tradimento che gli costerà la vita e le sue riforme, i cambiamenti saranno in breve cancellati.
Ecco perché l’autore ha voluto porre particolare interesse nella vita di questo imperatore: perché le sue scelte, i suoi passi all’indietro verso l’Ellenismo, in realtà aperture al mondo, avevano significato profondo.
Il romanzo di Gore Vidal ci fa osservare i corsi e ricorsi della Storia: la crisi di un Impero è un po’ la crisi del nostro mondo Occidentale, l’apertura ad altre religioni è argomento ormai quotidiano, l’avidità e le inimicizie tra coloro che governano sono purtroppo immutate.
Con “Giuliano”, oltre a conoscere in maniera assai diversa un importante personaggio della Storia, abbiamo occasione di riflettere anche su ciò che ha luogo nel mondo oggi.
Giuliano
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Romanzo vero di un vero scrittore; Gore Vidal dà un’immagine meravigliosa di questo imperatore,odiato dai cristiani perchè voleva riportare i culti pagani e creare un impero diverso. Oltre ai cristiani dovette affrontare i barbari che ormai stavano vincendo assistendo così all’inizio della fine.
Geniale la presenza di Libanio , filosofo disincatato e osservatore dell’imperatore fino alla morte. Un libro che si dovrebbe conoscere e che si potrebbe proporre a ragazzi dell’ultimo anno di liceo per dare un’idea di un periodo storico trascurato.