Giusnaturalismo e dignità umana
- Autore: Mario Alessandro Cattaneo
- Genere: Filosofia e Sociologia
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2006
Mario Alessandro Cattaneo (1934-2010), docente di Filosofia del Diritto all’Università di Padova, è stato autore del saggio Giusnaturalismo e dignità umana, pubblicato nel 2006 dalle Edizioni Scientifiche Italiane. Il professore qui si pose l’obiettivo di spiegare cosa sia il giusnaturalismo e lo definì con la frase: “La filosofia del diritto è la dottrina del diritto giusto”. Esiste una contrapposizione tra due tipi di ordinamento: l’ordinamento giuridico empirico (positivo) e l’ordinamento ideale, trascendente, superiore (naturale).
Il giusnaturalismo sostiene l’esistenza di norme naturali razionali più antiche della nascita del diritto positivo e del “contratto sociale” da cui si originerebbe lo Stato. Per lo studioso il giusnaturalismo è strettamente collegato alla morale, poiché esprime un’esigenza di dover essere nei confronti del diritto: la libertà dell’uomo è concessa da Dio e indi
“quanto più l’essere umano è decisamente consapevole della propria libertà attraverso la guida di Dio, tanto più chiara gli risulta la tradizione, mediante la quale egli esiste”.
Tale formulazione del diritto naturale potrebbe risultare accettabile solo da chi ha fede, ma per Cattaneo non è così, poiché – proprio perché di natura religiosa – essa ha un carattere universale, e costituisce l’esigenza di una tutela dell’intera umanità. Come nell’insegnamento cristiano, il giusnaturalismo ripudia il nazionalismo e il razzismo:
“Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù.” (Lettera ai Galati 3, 28)
Naturali sono i diritti che valgono per ogni essere umano sin dalla sua nascita, che tutelano la sua dignità: i diritti umani, ossia innanzitutto il diritto alla vita e alla libertà. Essi sono stati solo ripresi dall’illuminismo, che li ha introdotti nella dichiarazione dei diritti dell’uomo.
Ne consegue il rifiuto del totalitarismo, l’indicazione del carattere omicida dell’aborto, della guerra e della pena capitale, in conformità con il quinto comandamento. Quindi il riconoscimento della separazione tra l’autorità religiosa e quella civile, e della libertà della Chiesa. Il capitolo inerente alla pena di morte è forse il più interessante del volumetto.
Nella prima parte del testo, l’accademico si confronta soprattutto con il pensiero di Norberto Bobbio (1909-2004), ma i filosofi citati sono numerosi, tanto che non sfigura affatto sulla copertina La scuola di Atene di Raffaello. Il libro non è (e non vuole essere) una storia del giusnaturalismo, ma offrire una spiegazione del significato di questo termine e in ciò si rivela indubbiamente una lettura preziosa.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Giusnaturalismo e dignità umana
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