Gli accordi del cuore - Jan di Philipp Sendker

Potrei definire alcuni romanzi letti finora pura poesia e Gli accordi del cuore (Neri Pozza, 2012) è tra questi. Cosa c’è di più importante nella vita dei legami familiari, della propria serenità, dello stare bene con se stessi, dell’affetto delle persone care, dell’amore in tutte le sue manifestazioni?

Ci sono momenti nella vita in cui si avverte il bisogno di una migliore comprensione di sé, in cui si ha bisogno di chiarezza e di risposte sulle nostre ambizioni e sui nostri obiettivi. E’ quello che succede a Julia, protagonista del romanzo, che, spinta da una voce interiore che turba i suoi giorni e le sue notti, decide di intraprendere un viaggio in Birmania, paese d’origine del padre, nel villaggio di Kalaw, per raggiungere il fratellastro che non vede da molti anni e che la guiderà in questo percorso interiore. Nella cultura occidentale la vita di una persona ha senso nella misura in cui è orientata verso obiettivi quali successo e denaro. Julia grazie a questo viaggio scoprirà quanto sia facile in realtà essere felici e raggiungere un appagamento e una serenità interiore pur non avendo nulla, scoprirà quanto dolore può dare non sentirsi amati, quanto un incontro possa cambiare la sua vita ridandole armonia, gioia di vivere e la pace.

Il romanzo ci permette di vagare in luoghi incantati, tra villaggi, capanne, monasteri e templi buddisti e ci mette in contatto con un popolo la cui filosofia intende la felicità in modo completamente diverso dal nostro. Lo spirito della Birmania, la sua bellezza, lo stile di vita e la filosofia dei suoi abitanti rapiranno il lettore fino all’ultima pagina. L’amore descritto in ogni sua forma, il dolore e l’impotenza di fronte ad una guerra che distrugge una famiglia, l’intensità dei legami familiari, la saggezza e la profondità dei personaggi fanno di questo romanzo un capolavoro assoluto al termine del quale si prova un senso di arricchimento totale.