Gli amici del deserto
- Autore: Marco Mancassola
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2013
“Gli amici del deserto” di Marco Mancassola (Feltrinelli, 2013) è un romanzo particolare, singolare, una lettura interessante e dai molteplici aspetti.
La storia ha inizio sulle colline della California, dove il protagonista si trova presso una comunità di monaci. La scelta di rimanere là alcuni mesi non è dovuta solo al fatto che tra essi ci sia il fratello, bensì al bisogno dal parte di chi narra di ritrovare se stesso, il proprio equilibrio, la propria dimensione dopo un periodo non facile sia a livello lavorativo che sentimentale. Dopo alcuni mesi di permanenza nel monastero, la tranquillità del protagonista viene scossa da una notizia: sta per arrivare dall’Italia uno fra i suoi migliori amici, Danilo, un comico dalla personalità complessa.
“Era un uomo sarcastico, malinconico, fin troppo schietto, paranoico. Era una persona d’oro. Era insopportabile. Da anni scendeva e saliva dalla giostra del disturbo bipolare e, di recente, nel giro di poche settimane, la sua vita aveva perso dei pezzi importanti.”
Danilo mette l’amico a conoscenza dello scopo del suo viaggio: da qualche parte, nel deserto del Mojave, c’è uno sciamano che egli vuole raggiungere. Ha saputo di lui tramite Internet e spera, anzi crede, che quest’uomo lo guarirà. Con forte entusiasmo, tipico di chi passa troppo velocemente da uno stato d’animo all’altro, Danilo convince il protagonista e i due amici iniziano così il viaggio nel deserto alla ricerca dell’uomo che, forse, potrebbe cambiare loro la vita.
L’impatto con l’ambiente è molto ben descritto dall’autore che pone l’accento su quel silenzio così innaturale nel mondo d’oggi e su quel paesaggio così lontano dai luoghi comunemente abitati.
“Continuava a sembrarmi così strano, così incredibile essere qui. In un posto fatto di contrasti violenti e così radicalmente lontano”.
Il viaggio non è dei più facili e porta gli amici a scontrarsi e a ritrovarsi più e più volte. Il difficile cammino svela, oltre che nuovi paesaggi, sfumature della personalità dei due uomini, i loro pensieri e il loro passato. Non sarà un percorso infruttuoso:
“Ci ho messo molto a capire fino in fondo la verità del nostro viaggio. Accidenti, era sempre stato ovvio. Non ero mai stato soltanto un accompagnatore".
Dopo l’esperienza nel deserto i due amici si lasciano e il libro si chiude con una lettera del protagonista a Danilo, compagno di questa e di tante avventure, che è ripartito, è volato via troppo presto e troppo lontano. I due amici saranno, comunque, a qualsiasi latitudine o dimensione, sempre inseparabili.
“Siamo questo, non siamo altro, siamo soltanto un’onda instabile di calore e bellezza”.
La storia, che riprende i luoghi di Kerouac in “On the road” e “Big Sur”, è anch’essa un viaggio ma ha un valore più introspettivo. Da Mancassola viene ripreso il tema dell’amicizia: essa viene descritta, pagina dopo pagina, episodio dopo episodio, come il rapporto più generoso, sincero e gratuito che possa esistere. C’è inoltre un’altra tematica che permea l’intera storia: è quello della dimensione di ogni persona, della sua forza, della sua fragilità, della gioia e della tristezza che albergano nella mente e nel cuore e che vanno viste, come ha fatto l’autore, con l’indulgenza che va rivolta ad ogni essere umano.
Marco Mancassola presenta "Gli amici del deserto"
Gli amici del deserto
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