Gli anni al contrario
- Autore: Nadia Terranova
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2015
Sembra che si senta il bisogno di ritornare agli amori degli anni Settanta, l’ha fatto Daria Bignardi, ora tocca all’esordiente Nadia Terranova, nata nel 1978, dunque lontana anagraficamente da quello che racconta.
Non amori virtuali, niente internet, ma telefoni a gettoni, brigatisti rossi e studenti marxisti leninisti che volevano cambiare il mondo.
Messina: Aurora, figlia di un fascistissimo padre, è una ragazzina studiosa e tranquilla, che subisce i dettami paterni con pazienza, niente uscite per lei, un’adolescenza tra scuola e casa.
Giovanni Santatorre, figlio di un avvocato, brillante ed affascinante, più libero e abitante di un quartiere agiato, studia poco, ma è bravissimo lo stesso.
Non potrebbero essere più diversi, ma Giovanni e Aurora si ritrovano insieme giovani, innamorati, lei subito incinta, si sposano in comune prestissimo.
I genitori di entrambi hanno deciso di mantenere la coppia in una casina veramente piccola, fino ai primi anni di Mara, la figlia amatissima, aspettando anche le rispettive lauree: Aurora in Lettere, Giovanni in Filosofia.
La casa è sempre piena di gente, marxisti pigri, femministe solo nell’aspetto, coppie, studenti che usano sostanze stupefacenti. Giovanni rifiuta all’inizio persino una sigaretta "maggiorata", di droghe non ne vuole.
Nadia Terranova sa colorare quel periodo con una facilità di scrittura stupefacente; lo schema del libro ricorda Porci con le ali di Marco Lombardo Radice e Lidia Ravera, solo più morigerato (poco sesso, zero parolacce, scrittura corretta) e costruito da una donna che non era ancora nata ai tempi dei primi fatti della storia che narra.
La figlia Mara ubriaca la coppia di contentezza, ma arrivano i problemi. Le famiglie tagliano i cordoni della borsa, Aurora si ritrova a fare la maestra, mentre Giovanni, che non farà mai l’avvocato vivacchia di niente, conosce persone, si ritrova a usare neurolettici, perché soffre di una insonnia micidiale. Fuma, fa uso di sostanze lisergiche, inizia a farsi di eroina. Una vita allo sbando.
Dopo anni in cui gli succede di tutto, va in una comunità di recupero, dove lavora come agricoltore. Ritrova anche il sonno, svegliandosi alle cinque della mattina.
Il rapporto con la figlia Mara è splendido, le lettere sono molto belle, il finale, no.
Le coppie infelici sono infelici a modo loro.
Aspettiamo il suo secondo libro perché se proprio vogliamo trovare un difetto, in alcuni passi de Gli anni al contrario, la giovane autrice messinese mostra un’elaborazione acerba.
In ogni caso, un esordio bello e appassionato quello di Nadia Terranova.
Gli anni al contrario
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l’ho letto e trovato strepitoso nello struggimento privo di sbavature retoriche. brava, non avevo mai letto niente.
Non hai letto altro, perché è il primo romanzo.
Lieto che ti sia piaciuto
Saluti
Vincenzo
Ho vissuto quegli anni, splendidi e terribili, e ho trovato il romanzo riuscito. Restituisce la forza di quella utopia purtroppo spesso autodistruttiva.
Non si tratta di essere nostalgici o di rivivere anni che ormai sono consegnati alla cronaca e alla storia ma di recuperare la densità e la forza di quel segno mancato. E’ sorprendente come il primo romanzo di una donna che non ha vissuto quegli anni sia scritto con tanta precisione e stile garbato.
Avevo già letto della stessa autrice Bruno il bambino che imparò a volare, edito da Orecchio Acerbo e dedicato all’infanzia di Bruno Schulz.
Va precisato quindi, a seguito di una facile ricerca in rete, che aveva già scritto anche altro.
Ha ragione e volevo intendere che è il primo romanzo per adulti. Saluti